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Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Tubano le tortorelle nel primo mattino
invitando la gente ad aprire le finestre.
Nel nuovo sole del giorno respiriamo vita
guardando l'azzurro del bel cielo infinito.

Siamo alla fine di settembre, ultimi bagliori
di una luce splendida e senza tanti sudori.
Siamo in attesa di una pioggia autunnale
per lavarci la faccia insieme alle strade.

I bambini saltellano contenti incontrando amichetti
nuovi professori e tanti libri nuovi e vecchi.
Mentre i genitori corrono veloci per il loro lavoro
per ritornare a casa con un cuore nuovo.

Addio cara estate, mare e montagne amate.
Seguiamo le tortorelle innalzarsi allegre nel cielo
mentre i ragazzi giocano sui marciapiedi del paese
salutando amici e amiche per poi dormire felici.
Composto sabato 30 novembre 2019
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    Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    Spesso la povertà; è un vero dono di Dio
    che dal poco sa regalare grandi orizzonti
    dove il bel sole ogni mattina offre la luce
    aprendoci gli occhi e il cuore alla speranza.

    Il povero da piccolo apprende a saper vivere
    incontrando persone che gli aprono cammini
    che da solo non avrebbe mai saputo leggere
    per aprire nuove finestre nel futuro della vita.

    Ho appreso a lavorare e studiare da ragazzino
    per poi trovarmi in terre e orizzonti sconosciuti
    dove lo studio, la preghiera e il contatto umano
    mi hanno aperto strade per insegnare e sognare.
    Composto sabato 30 novembre 2019
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      Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      Non esistono sogni che non germoglino
      quando il nostro cuore batte nel silenzio
      in attesa che fioriscano dei fiori profumati
      nelle aiuole di uomini e donne che si amano.

      Basta saper ascoltare le voci che ci parlano
      nei momenti lucidi della mente che si sveglia
      nelle chiari notti quando le stelle ci sorridono
      per cantare tutti insieme il vero inno della vita.

      Il nostro viaggio su questo bel giardino Terra
      non ha dei biglietti da comprare per viaggiare.
      La mente e il cuore non hanno sonno e milioni
      ma misteri da decifrare e amore da regalare.
      Composto venerdì 30 novembre 2018
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        Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        Aspetto ansioso la pioggia autunnale
        per lavarmi con le belle lacrime del cielo
        che cadono dolcemente sulla nostra terra
        per sorridere insieme a tanta buona gente.

        Vedo il vento abbracciare le bionde chiome
        di alberi alteri e sorridenti sotto il cielo grigio
        con nuvole biricchine che festeggiano le nozze
        tra cielo e terra dopo mesi d'amori ardenti e forti.

        Benvenuto sia l'autunno con i suoi frutti maturi
        con vigneti pronti per la tavola e futuri ottimi vini
        ristoro per i freddi mesi e per le feste di famiglia.
        Incantano il cuore e le pupille i tanti colori vivi.

        Autunno, museo di dipinti dell'Artista invisibile,
        colori che non hanno limiti di sfumature e bellezza.
        Incanto divino nell'immensità che ci avvolge.
        Grazie per l'autunno che ogni anno ritorna.
        Composto venerdì 30 novembre 2018
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          Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          Quattro versi lanciati sull'orizzonte
          tingono di pace l'anima che dorme.
          Il vento passando uccide le favole
          che la nonna racconta con i ricordi.

          Inizia un nuovo giorno sotto il sole
          mentre il cielo canta la sua canzone.
          Tanta gente cammina con la nostalgia
          mentre alcuni seminano la malinconia.

          È bello sognare un mondo pieno di pace
          mentre altri preparano tanti viaggi spaziali.
          Diamoci la mano tutte le razze del mondo
          per la terra abbracciare tutti in nuovi sogni.

          Perdiamoci nella bellezza della nostra natura
          ricca di fiori, colori, frutti, profumi e animali.
          Uomini e donne dobbiamo ancora crescere
          perché il mondo sia azzurro e senza guai.
          Composto venerdì 30 novembre 2018
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            Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            È nato un nuovo mondo nel cuore
            che non conosce frontiere né razze.
            È rinata una nuova grande aurora
            negli occhi di una colomba che vola.
            Brilleranno lucciole nella notte oscura
            quando uomini e donne saremo puri.

            Oggi siamo ancora alla vigilia della libertà
            non conoscendo il vero amore e la bontà.
            Ci siamo fermati sull'orlo di precipizi vuoti
            sparando, uccidendo, stuprando e rubando
            invece di fissare gli occhi al cielo azzurro
            per captare voci di tenerezza e di umanità.

            Dobbiamo svegliarci per abbellire la terra
            nostra dimora, nostra casa e nostra bara.
            Siamo chiamati a guardare in alto e avanti
            non avendo occhi del curioso camaleonte.
            Abbiamo tutto l'universo nei nostri occhi
            ma non abbiamo cuore per abbracciarlo.

            Interroghiamoci alla luce di ogni mattina:
            perché tante bombe per distruggerci?
            Perché tanta droga per avvelenarci?
            Perché tanti furti e gente assassinata?
            Perché pochi ricchi e tantissimi poveri?
            È tempo di riflettere per essere veri uomini.
            Composto venerdì 30 novembre 2018
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              Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              Finalmente qualche goccia di pioggia
              su questa terra che l'aspetta da mesi
              come un ragazzo in attesa della ragazza
              per il suo primo baio o stretto abbraccio.

              Il cielo si è vestito di nuvole grigiastre
              il suo viso sembra di un uomo maturo
              forgiato dal sole, vento e da carezze:
              scendono lente le lacrime del cielo!

              Il matrimonio fra terra e cielo si compie
              fecondando le zolle, arricchendo fiumi,
              navigando tranquilli come sposi novelli
              su ruscelli pieni di sorrisi e tenerezza.

              La pioggerellina autunnale gocciola lenta.
              Sui tetti sbocciano tegole rosse come rose.
              Terra e cielo spandono il profumo d'ozono
              simbolo di un matrimonio con amore.
              Composto venerdì 30 novembre 2018
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                Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                Incendi dolosi

                Il calore dell'estate è uscito dai suoi confini
                bruciando erbe, case, animali e boschi secolari
                aiutato da mani assassine di uomini senza cuore
                amanti di fiamme, fumo, pianti, lacrime e distruzione.

                Le fiamme galoppano al comando del vento che soffia.
                Cavalli di razza asfissiati dal veleno di uomini senza cuore.
                Casette rosicchiate da fiamme distruggendo sacrifici e sogni
                di tante famiglie che piangono il loro passato morto.

                Il fuoco, dono degli dei antichi: sacro per millenni di storia
                sede della voce divina, purificazione delle proprie colpe
                luce nelle notti oscure, fiamme di splendore eterno.
                Oggi lo stiamo umiliando trasformandolo
                in assassino violento.

                Stiamo bruciando passato e presente
                della nostra lunga storia, enciclopedia stampata nel cuore
                di noi esseri umani e animali.
                Speriamo che le fiamme dell'amore
                verso la natura che ci culla
                trasformi l'animo degli incendiari
                in turiboli sacri pieni di profumi.
                Composto venerdì 30 novembre 2018
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                  Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  Gridano anche i sogni nella luce
                  quando la nostra notte non dorme
                  ma vagabonda nelle tenebre accese
                  da sospiri di pianto e odore a cera.

                  Siamo abituati a contemplare le stelle
                  sognando un nuovo mondo di pace
                  con odore a profumi di rose rosse
                  crisantemi che giacciono sulle tombe
                  calli nelle mani e sudori sulla fronte.

                  Ogni tanto chiudiamo i nostri occhi
                  per nascondere lacrime di commozione
                  baci sbocciati con il sorriso dell'aurora
                  spariti d'improvviso su tramonto a colori.

                  Gridiamo di allegria quando il cuore canta
                  perché il giorno avanza spinto dalla luce.
                  Lasciamo che il tempo fugga senza pianto
                  che le calde lacrime innaffino il giardino
                  per regalarci fiori freschi di speranza.

                  Aggrappiamoci ai sogni misteriosi della notte
                  scaliamo la montagna della nostra breve vita
                  perché il nostro tempo vola insieme alle aquile
                  per respirare l'aria pura delle alte montagne.
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                    Scritto da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    Un nuovo giorno ha aperto gli occhi
                    con il lento fruscio di foglie secche
                    con gatti che giocano con il topo
                    con i cani che abbaiano alla luna
                    mentre la mamma sogna di giorno
                    come i figli vivranno un domani
                    quando il vento soffia forte
                    e la bufera li spinge lontano.
                    Il sole spunta lento ma deciso
                    mentre l'aurora si fa bella
                    nascosta dal velo di nebbia
                    per pudore di essere vista.
                    Il silenzio nasconde il sorriso
                    dietro le ombre della notte
                    quando le finestre si aprono
                    per baciare il nuovo giorno.
                    La città ha aperto i suoi occhi
                    quando le tante luci sono morte.
                    Il silenzio di alcune notti
                    si trasforma in pianti di motori
                    che frantumano aria e sogni.
                    La vita segue il suo ritmo di ieri
                    mentre l'oggi nasce bambino
                    diventando vecchio nella notte.
                    È il ritmo pieno di nuove speranze
                    questo mattino d'autunno secco
                    in attesa che cada la pioggia
                    per lavare strade e orizzonti.
                    Apriamo le porte al nuovo giorno
                    laviamo le mani e gli occhi:
                    lasciamo che il cuore sogni.
                    Composto venerdì 30 novembre 2018
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