Nella tua valigia metti solo i tuoi silenzi.
Lascia fuori ogni parola, farebbero solo rumore.
Lascia che la gioia e il dolore vivano il loro frastuono, perché tu puoi essere solo uno spettatore.
© Giuseppe Cutropia.
Composto domenica 24 aprile 2022
Nella tua valigia metti solo i tuoi silenzi.
Lascia fuori ogni parola, farebbero solo rumore.
Lascia che la gioia e il dolore vivano il loro frastuono, perché tu puoi essere solo uno spettatore.
© Giuseppe Cutropia.
Ci sono abissi che non hanno né un inizio né una fine. C'è un cuore che non può essere scrutato, se non nella misura di quanto sappia amare e perdonare... il cuore di una madre, un abisso che un figlio non comprenderà mai.
Un uomo ha solo due libertà nella vita, quella di ridere in compagnia... e quella di piangere in solitudine. A volte si ride per cancellare una lacrima, altre si piange nel ricordo di un sorriso perduto.
Perché al giorno segue sempre la notte?
Perché il buio deve spezzare col tutto il suo silenzio quei rumori che ti tengono compagnia?
Perché i pensieri si rifugiano nella solitudine di una notte priva di pace?
Perché imparare a convivere con una vita che il respiro te lo strappa senza alcun a pietà?
Vivere l'assenza di quel sorriso che attendevo sull'uscio di una porta,
il suono di quel sorriso che donava calore ad un piatto freddo.
Quel sorriso in grado di riscrive le pagine di un tempo inclemente,
un tempo capace solo di scivolare via da uno sguardo.
Sguardi rubati, baci cercati... carezze custodite.
Mi chiedo di chi fosse quel sorriso.
Non il tuo né il mio... ma l'uno che attingeva dall'altro.
Quando conobbi il suo modo di essere donna, fu lì che mi innamorai di lei. Quando la vidi per la prima volta, capii che amarla era solo una piccola parte del mio cuore... il resto di me era lei.
Metti le tue braccia attorno a me... ed io metterò il mio cuore dentro il tuo.
Lascia che io possa amarti e farti sentire amata per sempre.
Non esiste altro dono che io possa concedermi di donare a te... se non il mio stesso essere, in tutte le sue forme, in ogni sua proiezione... che sia in una carezza, in un bacio... in un abbraccio.
In tanti modi potrei amarti,
ma in uno soltanto vorrei farlo,
nel modo in cui meriti di essere amata, null'altro che questo.
A volte siamo liberi di scegliere le parole...
quelle che possono toccare il cuore e quelle che verranno esiliate da ogni nostra emozione.
Ma il silenzio no.
È l'unica cosa che non vorresti mai sentire.
A volte amico ingannevole dei nostri pensieri,
altre... unica realtà nella nostra anima.
Il silenzio si alimenta di te,
delle tua paure.
E cerchi disperatamente un suono, un sorriso.
Finendo per trovarlo in un ricordo,
in un desiderio.
La vita non è facile e sognare lo è ancor di meno.
Ma se non si impara a farlo o se si smette, priviamo la vita dell'unica cosa che le dà colore, finendo unicamente per esistere nell'eterna ombra della paura.
Paura di non crederci, privando i nostri sogni del valore che hanno... lo stesso che ci fa battere il cuore.
Sognare è come danzare sulle note dei nostri battiti.
Non esiste un ritmo prestabilito, si danza e lo si fa come si ballerebbe un meraviglioso tango, con passione, frenesia e amore.
Così ho imparato a conoscere e a vivere la vita... come un travolgente tango.
Ciò che rimane impresso nel cuore,
spesso si cerca di cancellarlo nella mente.
Ciò che lo sguardo non può più catturare,
alle volte vive nei ricordi.
Alla fine nulla muore mai del tutto.
Eppure trascorriamo parte della nostra vita a cercare di scegliere cosa dimenticare, cosa cancellare...
senza renderci conto che in un modo o nell'altro ritorna sempre a noi.
Le cose importanti, quelle che hanno fatto a pugni col nostro cuore... che hanno sconvolto
la nostra ragione, meritano di essere vissute.
Solo così daremo loro l'importanza che meritano, solo così si potrà dare un senso alla vita.
Forse non ci sarà mai pace tra cuore e ragione, ma entrambi riusciranno a condividere l'unica cosa che hanno in comune...
la magia di un sorriso, l'emozione di viverlo quel sorriso.
Imprimerlo nel profondo dei nostri cuori, e poterlo rivivere nei nostri ricordi.
Un sorriso...
l'unico dono che può nascere dal sentirsi vivi, amati... in pace.
Un sorriso prende vita quando chi abbiamo accanto, riesce in tutto questo.
Quando nei suoi silenzi, riesce a dirci tutto e molto di più.
Quando pur essendo lontano, è in grado di non farci sentire soli.
Un sorriso può anche essere figlio di una lacrima, perché no?
Il dolore è parte della vita, ma basta poco per soffocarlo.
Basta solo che ci ricordiamo di abbracciare le cose belle, senza sfuggirle mai.
Sentirsi vivi non significa respirare, va ben oltre... significa vivere.
Se qualcuno donerà al nostro volto un sorriso, avrà donato al nostro cuore la vita stessa.
Non sono le parole a fare male, ma il modo e il perché le si dicono. È come dire un ti amo: può essere una parola buttata lì... o un battito di cuore.