Non esistono i principi azzurri, ma esistono le principesse sul pisello.
Composto martedì 28 novembre 2017
Non esistono i principi azzurri, ma esistono le principesse sul pisello.
Il tempo, ha svuotato gli occhi dei miei figli, dell'amore immenso e incontenibile che li colmava. Le loro labbra pronunciano il mio nome solo quando si ricordano di me, mentre un tempo lo urlavano, cantavano, e piangevano cento, mille volte al giorno. Il tempo, ha permesso loro di capire che ho molti difetti, e, chissà se me ne hanno perdonato qualcuno, forse per questo cercheranno di non essere uguali a me.
Chissà se il tempo ha fatto dimenticare ciò che io non ho, dimenticato.
Il solletico, i nascondino (dove facevi finta di non vederli), i baci e il pianto che un abbraccio faceva svanire. I viaggi e i giochi, le passeggiate e le febbri alte. Le corse, i compleanni, le carezze mentre si addormentavano piano.
Ora loro hanno dimenticato che li ho allattati e cullati per ore, portati in fascia e tenuti per mano. Che li ho imboccati e consolati e sollevati dopo cento cadute. Hanno dimenticato di aver dormito sul mio petto di giorno e di notte, che c'è stato un tempo in cui hanno avuto bisogno di me quanto dell'aria che respiravano.
Hanno dimenticato, perché è questo che fanno i figli, perché è questo che con il tempo accade.
E io, ho imparato a ricordare tutto anche per loro, con tenerezza e con rimpianto. E ora che il tempo è passato spero sia clemente con me, che mi dia ancora la memoria per non dimenticare. Perché ad un certo punto ti rimangono solo i ricordi.
Auguri a tutte le mamme di questa terra e a quelle del cielo stellato.
È giusto lasciarti sbagliare, doloroso lasciartelo fare, ma ancora più doloroso vedere che l'asino è più intelligente di te.
Non disturbate, sono in letargo, svegliatemi solo quando le minime faranno 20 gradi all'ombra.
Sono talmente stronza che pure batteri e virus quando vengono in contatto con me non resistono e fuggono.
Sorrido, quando incontro le mamme con i loro piccoli che si scambiano consigli, perché ho nostalgia.
Sorrido, quando incontro le mamme fuori dalla scuola che discutono sugli insegnati i pochi o i troppi compiti.
Sorrido, quando incontro papà e mamma che rincorrono i figli e sbuffano perché sono esausti, perché ho nostalgia.
Sorrido, quando incontro questi genitori che hanno ancora i figli piccoli, perché non sanno che il peggio deve ancora venire.
Io mi domando perché molte donne pretendano dagli uomini di comportarsi da cavalieri. Io voglio essere trattata alla pari, non da sottosviluppata.
Con il prosciutto davanti agli occhi fateci un panino.
Non c'è cosa che più mi può smontare l'eccitazione se non un uomo che si presenta a letto con i calzini.