Scritto da: Rigo L. Michelle
in Diario (Esperienze)
L'unicità, spesso mi volto a cercarla.
Composto lunedì 31 ottobre 2016
L'unicità, spesso mi volto a cercarla.
Quale mondo nascondi dietro la maschera, se quel che fa tremare il cuore, quel che non si vede lo scomponi alla vita.
Nei rapporti, nonostante le difficoltà, le cose vere, come i gesti, la forma, le parole, sono quelli genuini, spontanei a cuore aperto, senza l'illusoria chiarità dell'apparenza.
In ogni ruga tracciata sul viso che sia sorriso, sole, lacrima, vento o pioggia, io ti rivedo, ti rivivo come ogni grinza che sia chiara, scura, dolce o amara, riporta vita...
Quando si è autentici, veraci, non serve dimostrare, tanto meno apparire.
A volte preferisco gli animali anche i più feroci, a certi individui che d'umano hanno solo le sembianze.
Siamo esseri
come onde inquiete
passati nel tempo
a far degli attimi
la Nostra vita.
La sindrome d'amore non si cancella, non passa così, solo il tempo sa come, quando, anche se, [azione, volontà, coraggio, assumano il distacco emotivo] le ferite dell'ego, del cuore degli odori, dei ricordi, rimangono per molto, forse troppo, fino a struggerci dentro.
Adesso parlami del mare, e del cielo che gronda bufera, e del vento in burrasca che sferza le vele, e dell'onda, di com'essa in tempesta s'abbatte violenta sui fari.