Post inseriti da Rosita Pavese

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Scritto da: Rosita Pavese
Però ormai te ne sei andato, e mi rincuora il pensiero che tornerai. Rinasco all'idea di averti accanto, assaporando ogni tuo particolare, ogni tuo dettaglio che mi sfiora l'anima, facendomi toccare la felicità con un dito e finalmente guardarla in faccia nel suo vero unico volto. Senza inganni, mi hai parlato e fatto vedere il mondo con una luce mai vista prima, e nelle tue parole ho colto l'essenza del nostro vivere insignificante senza l'amore, quello puro e profondo che muove tutti i tuoi passi verso l'inedito, l'ignoto.
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    Scritto da: Rosita Pavese
    La carezza di un respiro posa sul tuo cuore, ora e sempre, come una fragile melodia, e inibisce l'oscurità che ti attraversa, fino a toccare il fondo della vita che non è poi così irraggiungibile come credevi. E non pensare che ci sia un fondo solo perché te lo hanno raccontato. Un giorno, scavando, scoprirai che quella che chiamavi fine non è altro che l'inizio visto al contrario.
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      Scritto da: Rosita Pavese
      Sento il cuore pulsare. Tacere il mio pensiero non è praticare il mio volere. La vita è qualcosa di nuovo e bello, non può essere anche qualcosa di noioso e brutto nello stesso momento. È qualcosa che non mi soddisfa ma anche qualcos'altro. Vita fa rima con? Non è facile trovare una via di uscita. A cosa serve per me il fallimento? Serve al sentimento che provo a far uscire se ce la faccio a vedere oltre un abbraccio. Non mi consola una coccola ma la parola che mi solleva da ogni momento impaurito. Imploro adesso un abbraccio perché in fondo rimane un rito. Cosa rimarrà di questo freddo mondo, ora solo, ora bisognoso d'affetto inatteso. È come un impreciso divenire che non aspetta altro che essere rivelato, come il dolce risveglio in un caldo abbraccio.
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        Scritto da: Rosita Pavese
        Resto lì, chiusa in una stanza a contemplare il mio domani, incerto e impaurito. Le certezze si dissolvono come nuvole nel cielo e le paure diventano padroni dell'universo intero, risucchiando come in un buco nero tutti i sogni. Il desiderio di poter essere lassù, pur riuscendo a guardare verso il basso, il vuoto, e l'ignoto che la vita ti riserva senza chiederti se sei pronto. Perché quando sopraggiunge la notte, arriva tempestosa senza preavvisi e tu corri più forte che mai per aggrapparti a qualche stella in arrivo. È un attimo fatale, che può cambiarti la vita per sempre. Allora senza illusioni e senza mezze misure ti arrendi al tuo destino, lasciandoti trasportare da quella forza più grande di te. Improvvisamente, senti implorare la tua anima che ti spinge dentro a combattere una battaglia che non hai mai affrontato con le armi della leggerezza e della fede, che ti rendono più forte e leggera come non lo sei stata mai. Le voci attorno a te si fanno sempre più lontane fino a riuscire a parlare e a sentire solo la tua voce, tua unica amica e compagna di sempre.
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          Scritto da: Rosita Pavese
          Resto lì, chiusa in una stanza a contemplare il mio domani, incerto e impaurito. Le certezze si dissolvono come nuvole nel cielo e le paure diventano padroni dell'universo intero, risucchiando come in un buco nero tutti i sogni. Il desiderio di poter essere lassù, pur riuscendo a guardare verso il basso, il vuoto, e l'ignoto che la vita ti riserva senza chiederti se sei pronto. Perché quando sopraggiunge la notte, arriva tempestosa senza preavvisi e tu corri più forte che mai per aggrapparti a qualche stella in arrivo. È un attimo fatale, che può cambiarti la vita per sempre. Allora senza illusioni e senza mezze misure ti arrendi al tuo destino, lasciandoti trasportare da quella forza più grande di te. Improvvisamente, senti implorare la tua anima che ti spinge dentro a combattere una battaglia che non hai mai affrontato con le armi della leggerezza e della fede, che ti rendono più forte e leggera come non lo sei stata mai. Le voci attorno a te si fanno sempre più lontane fino a riuscire a parlare e a sentire solo la tua voce, tua unica amica e compagna di sempre.
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            Scritto da: Rosita Pavese
            Percepisco il dolore come una ferita non rimarginata. Scendono le lacrime soavi e leggere come piume, adagiano piano sul viso, creando parole salvifiche che non vogliono uscire per paura che finiscano nell'oblio. E nulla sarà poi ricordato con sentimento. Si sente vicina la fine, quasi la si può toccare con mano, ma la salvezza sembra giungere più rapidamente per riaccendere la lanterna del cuore rimasta spenta a lungo. Essa era il luogo dei tanti timori come delle parole, ora è divenuto coraggio per danzare sopra di esse, portandosi via l'ombra della vita. Affinché io un giorno possa raccontare: ho conosciuto l'oscurità, l'ho guardata diritto negli occhi, e con un sorriso voltarmi indietro, perché nulla ormai mi fa più paura.
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