Trama del film 18 regali

Quella di Elisa Girotto è una storia d'amore. Potente, indelebile. Di un amore che ha la forza di non arrendersi quando tutto intorno crolla. Elisa aveva solo quarant'anni quando un male incurabile l'ha tolta all'affetto dei suoi cari, a suo marito e alla sua famiglia, alla sua bambina di appena un anno. Prima che il suo cuore si fermasse, Elisa ha però trovato un modo di restarle accanto: un regalo per ogni compleanno fino alla sua maggiore età. 18 regali per cercare di accompagnare, anno dopo anno, la crescita della sua bambina, per lasciarle il segno di una presenza spirituale, per farle capire che l'amore non si ferma davanti a nulla. Bambole, giochi, libri, vestiti, un mappamondo di sughero con l'indicazione dei luoghi che avrebbe voluto visitare con lei.

Commenti

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Difficoltà di memoria: da quanto in Italia non s'osava più fare del cinema metafisico, da "Miracolo a Milano" (1951)? Francesco Amato torn'a osare anche se poi non risolv'affatto la contraddizione: piegarsi al realismo del raccontare la vicenda melodrammatica d'Elisa Girotto, più conson'alla "brùtta televisione" (Allen) o all'insulsaggini d'Instagram e aggravata dalle scelte musicali ("Don't Look Back In Anger" penso sia il brano più sopravvalutato degl'Oasis), oppure utilizzare le potenzialità del mezzo filmico per "riscrivere la storia" (https://www.youtube.com/watch?v=GVsiEVz4USk)? Ammetto d'essere rimasto più colpito dal coraggio baldanzoso che dalla zavorra (fors'in questo caso inevitabile).

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