Trama del film Blow up
La storia è imperniata su Thomas, uno scontroso ma molto affascinante fotografo londinese di moda. Egli non è solo un fatuo protagonista dell'ambiente ricco e raffinato della Swinging London anni sessanta, ma anche un artista attento al sociale: sta infatti realizzando un libro fotografico avente come soggetti persone disagiate dei quartieri londinesi, giovani hippy o clochard che dormono in ospizio. Arriva persino a passare una notte in dormitorio pur di avere immagini crude e drammatiche, e la mattina successiva sostiene un impegno fotografico in studio con una splendida modella (Verushka).Thomas è però egocentrico e non soddisfatto completamente. Ha un buon lavoro e molto tempo libero, gira per Londra con una Rolls Royce decappottabile e non ha certo problemi con le donne, ma nonostante ciò l'insoddisfazione si insinua nella sua vita. La prova si ha quando è a pranzo con l'amico Ron (Peter Bowles) nel ristorante El Blason di Chelsea. All'improvviso Thomas esclama: "Non ne posso più di Londra questa settimana!". Alla richiesta di chiarimenti da parte di Ron, Thomas replica: "Perché non fa niente per me...".È proprio cercando l'ispirazione per gli ultimi scatti da inserire nel libro che, dopo aver visitato un piccolo negozio di antiquariato che vorrebbe acquistare con un socio (Peter), in un parco periferico si imbatte in due amanti e scatta loro delle foto, cercando di non farsi notare e nascondendosi dietro agli alberi e ai cespugli. Ma la donna della coppia (Jane, Vanessa Redgrave) si accorge di quanto sta accadendo e, una volta raggiunto Thomas, gli chiede insistentemente il rullino. Al suo diniego, fugge, ma nel corso della stessa giornata si presenta allo studio fotografico del meravigliato Thomas, dove cerca a ogni costo di farsi consegnare la pellicola. Con uno stratagemma Thomas le consegna un rullino diverso da quello usato nel parco e poi, intrigato dal comportamento misterioso della donna, inizia ad indagare, sviluppando e ingrandendo (il cosiddetto Blow-Up) le fotografie. Una volta portata a termine l'operazione, Thomas si accorge di come le immagini rivelino un tentativo di assassinio, benché gli scatti non siano del tutto comprensibili.Così il protagonista continua nella sua investigazione. Torna al parco dove ha scattato le foto e scopre il cadavere dell'amante della donna. Ma al suo ritorno allo studio fotografico non trova più né il negativo, né le stampe ingrandite; il materiale è stato presumibilmente rubato. Thomas si reca da Ron, a cui chiede di andare con lui al parco, ma l'amico non è più in grado di ragionare, sotto gli effetti della marijuana che viene fumata dai partecipanti ad una festa privata; qua trova la modella protagonista degli scatti fatti in studio al mattino. Lo stesso Thomas poi si unisce al festino, risvegliandosi stordito la mattina dopo. Tornato al parco, questa volta con la macchina fotografica per documentare quanto ha visto la notte precedente, non può che constatare che il cadavere è sparito.Il finale è pessimistico, la verità resta sfuggente, l'arte deve arrendersi alla sua finzione. Nell'epilogo infatti si vede una partita di tennis 'giocata' da una compagnia di mimi senza palle né racchette, e un Thomas ormai persuaso di aver immaginato tutto: 'segue' con gli occhi la traiettoria dell'invisibile pallina e 'sente' il tipico rumore della palla percossa dalle inesistenti racchette.