L'inizio è una bomba solo fittizia: un 12enne accusa legalment'i genitori per averlo messo al mondo. Fosse davvero una condanna della deiezione/Geworfenheit/thrownness, anch'i genitori sarebbero delle vittim'e il problema si sposterebbe sulla genitorialità come ruol'acquisito e non ontologico. Oliver Twist, Antoine Doinel e Bruno Ricci son'una cosa, bogomili e catari/albigesi ne sono un'altra. L'equivoco si chiarisce nell'arco delle 2 ore durante le quali prend'il sopravvento l'analisi socioeconomica, etnocultural'e geopolitica: la regista è sposata con due figli e ci tiene a certi distinguo radical shit alla Buscetta/Bellocchio.