"Cambio Tutto!" dovrebb'essere il titolo della biografia del regista, che da un decennio ha trasformato il suo cinema engagé in una monotona e maldestra campagna neofemminista: argomento meritorio però affrontato con tono da commedia italiana démodé e televisivo nella soundtrack (la Colorado Film strikes again), inoltre orribile nel proporre come percorso salvifico un olismo winnicottiano. Proprio un secolo fa veniva pubblicato "Jenseits des Lustprinzip": sarebbe meglio ripartire da lì e provare a metterlo in discussione.