Trama del film Camille Claudel 1915

Nel 1913 Camille Claudel viene internata in una casa di cura psichiatrica dietro richiesta dei suoi familiari. Nel febbraio del 1915, a causa della guerra, viene trasferita in un istituto religioso, il manicomio Montdevergues Montfavet vicino ad Avignone dove si troverà circondata da pazienti molto gravi. In questo periodo si evidenzia in lei, di tanto in tanto, la tendenza a discorsi paranoici (specialmente verso Rodin), pur conservando la sua limpidezza e sensibilità artistica. La sua profonda sofferenza cresce con la speranza di un rilascio dal suo internamento forzato, per riunirsi a sua madre, che però non comunica mai con lei. Solo attraverso il fratello, lo scrittore e diplomatico Paul Claudel, riesce a mantenere un rapporto con l'esterno. Per giorni Camille aspetta di poter riacquistare la libertà. Invano, Paul è completamente rivolto verso se stesso, la sua fede e la sua crescente fama. Non comprende il disagio di sua sorella e si rifiuta di seguire il parere dello psichiatra curante, che consiglia di farla uscire, ma accetta solo di pagare affinché lei possa avere le migliori condizioni possibili di internamento.

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