Spada si preoccupa più d'evitare gl'esorcismi hollywoodiani di Reiner ("Non è mai troppo tardi" ["The Bucket List"], 2007) o l'estetizzazioni altoborghesi d'Haneke ("Amour", 2012) che di trovare un proprio personale percorso. "Lo strato di gommapiuma sistemat'attorno agli spigoli della storia e dei personaggi rend'il risultato un po' bloccato, e noi finiamo col seguire le vicende dei due protagonisti con una distanza emotiva ch'appare eccessivamente comoda" (Federico Gironi).