Trama del film Fuga da Reuma Park

Milano, vigilia di Natale 2041. L'anziano Aldo Baglio, un famoso comico degli anni 1990 e 2000, viene portato dai due figli Valentino e Salvatore, gemelli omozigoti ben diversi tra loro e nonostante ciò sempre scambiati dal padre, a Milano, con un lungo viaggio in auto dalla Sicilia, a una sorta di casa di riposo chiamata Reuma Park.Questo luogo è costituito da un vero e proprio luna park in cui le giostre sono a disposizione degli ospiti, arzilli vecchietti fatti alloggiare con la promessa di divertimento illimitato e puro svago. In realtà è un posto in cui gli anziani vengono abbandonati a loro stessi e spesso maltrattati. Aldo viene lasciato nelle mani della direttrice di Reuma Park, Ludmilla, corpulenta e severissima infermiera russa dal forte accento e dalla forza quasi sovrumana.Aldo qui incontra i suoi due vecchi compagni di recitazione, Giovanni Storti e Giacomo Poretti (quest'ultimo invalido e con una flebo di vino attaccata alla sedia a rotelle). I tre iniziano a ricordare i bei tempi passati insieme e a riflettere sulla loro attuale condizione. Mentre si trovano sulle giostre, i tre iniziano a mettere in piedi un progetto di evasione da Reuma Park (da cui apparentemente non è mai fuggito nessuno), a seguito del quale intendono sfruttare una barca ereditata da Giovanni da uno zio pescatore e una grossa somma di denaro contante in possesso di Giacomo per scappare in Brasile. Quella sera viene celebrata la festa di Natale sotto il tendone da circo, al ritmo delle canzoni scelte da Johnny Glamour e delle estrazioni alla lotteria di Mr Flanagan, durante la quale i tre (che inizialmente cercano continuamente di sgattaiolare via e vengono ogni volta sorpresi da Ludmilla, che li riporta alla festa picchiando Giovanni con un bastone) mettono in atto il piano per creare un po' di confusione e darsi alla fuga: mentre Giovanni seduce rumorosamente Ludmilla, Giacomo fa esplodere dei petardi tra gli anziani festeggianti. Nella confusione che ne segue, i tre riescono ad uscire ed a fuggire. Vengono quasi avvistati dal poliziotto svizzero Huber, guardia notturna di Reuma Park, che, nel tentativo di sparargli, finisce per uccidere il mago Kamor del gruppo bulgaro dei Tiranos, venuti ad animare la serata degli anziani. Messi alle strette, i tre hanno una sola via d'uscita: la casa degli orrori, in cui nessun ospite di Reuma Park azzarda l'ingresso, in quanto è noto che diversi anziani vi sono entrati e non ne sono mai più usciti. All'interno dell'attrazione, i tre si confrontano con le paure più recondite generate dal loro inconscio, che prendono la forma di loro vecchi personaggi: il minaccioso dio Pdor, il conte Dracula e il degradante Tafazzi. Alla fine il trio si ritrova dall'altra parte della giostra, e tramite un passaggio segreto riesce ad arrivare in piazza del Duomo. Qui, il signor Rezzonico e Fausto Gervasoni sono appena arrivati dalla Svizzera nel pieno della notte, a bordo di un sidecar, durante un giro per l'Italia.Mentre ammirano le bellezze della piazza durante la notte, Gervasoni attua uno dei suoi innumerevoli tentativi di uccidere l'odiato Rezzonico (dà fuoco ad un albero di Natale lì vicino in modo che Rezzonico resti soffocato dal fumo). Mentre Rezzonico sta per soccombere, giunge presto in loro soccorso Huber, direttosi alla ricerca dei tre anziani, che salva ancora una volta la vita al caro amico. Per dare dimostrazione della sua abilità di poliziotto, severissimo nel far rispettare le regole, Huber inizia a sparare colpi di pistola sulla Madonnina dorata in cima al Duomo e finisce per farla precipitare a terra, cosa che porta i tre svizzeri a darsela a gambe abbandonando la motocicletta. Aldo, Giovanni e Giacomo si impadroniscono allora della moto e del sidecar, dove viene posizionato Giacomo, che non può più fare uso della sedia a rotelle perché Ludmilla li ha raggiunti attraverso il passaggio, sottraendogliela. I tre scappano e si dirigono verso i Navigli, ma lungo il percorso vengono raggiunti da Ludmilla a bordo di un monopattino: dopo un rocambolesco inseguimento, i tre riescono a seminare l'infermiera con l'uso di una bomba a mano lanciata da Giacomo. Dopo altre vicissitudini, i tre arrivano alla piccola barca di Giovanni in piena notte. Qui si scopre che Giacomo, per tutto quel tempo, aveva finto di non poter fare uso delle gambe quando in realtà sta in piedi benissimo per poter riscuotere una pensione di invalidità, e che Ludmilla, sopravvissuta all'esplosione, li ha raggiunti allo stremo delle forze ed è perdutamente innamorata di Giovanni.Quest'ultimo è lusingato dalla dichiarazione dell'infermiera, ma manifesta subito le sue perplessità relative alla loro distanza di età e al peso che la donna implicherebbe sull'imbarcazione. A questo punto Ludmilla mostra la sua vera forma, togliendosi l'abito da infermiera: sotto l'imbottitura, è una splendida donna di mezza età vestita con uno sgargiante vestito rosso. Giovanni non esita un attimo a farla salire insieme a loro, per poi dare il segnale a Giacomo per mettere in moto la barca e partire. Mentre ironizzano sulla loro fine che sarà probabilmente vicina, i due amici si uniscono a Giacomo e a Ludmilla nel godersi il lungo viaggio verso Rio de Janeiro, a cui arriveranno percorrendo i Navigli di Milano con la barca.

Commenti

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“Fanta-autobiopic” (Alò). Film coraggiosissimo per gli standard italioti: esce com’un cinepanettone qualsiasi e invece è un Hellzapoppin’ fra il Bergman de “Il settimo sigillo” e il Fellini di “Amarcord”. Imperdibile.

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