L'esperimento di Milgram fu un esperimento di psicologia sociale condotto a Yale nel luglio 1961, tre mesi dopo l'inizio del processo a Gerusalemme contr'il criminale di guerra nazist'Adolf Eichmann. Stanley Milgram concepì l'esperimento com'un tentativo di rispondere alla domanda: "È possibile ch'Eichmann e i suoi milioni di complici stessero semplicemente eseguendo degl'ordini?" La risposta ch'emerse è articolata in forma piramidale, gerarchica, organigrammatica: finché s'è sottoposti a qualche figura autoritaria, le si delega la responsabilità morale dell'ordine, salvo quel 37% a cui nell'86 Peter Gabriel dedicò un brano dell'album "So", "We Do What We're Told (Milgram's 37)" (https://music.youtube.com/watch?v=sMLlDBXtmX0); la sindrome gregaria dei più obbedisce a prescindere, dunque basta decapitar'i decision maker, la classe dirigente, l'élite intellettuale dei vinti, così com'i vincitori si premurarono di fare nel processo farsa di Norimberga, e li si rimpiazza/sostituisce coi sopraggiunti. Venne dimostrato ch'Eichmann rientrava in questa seconda categoria e pertanto fu condannato a morte per impìccagione. Nel libro del '63 la Arendt non applica un simile distinguo e si limita a coniare l'etichetta "la banalità del male", non affrontando l'ingegno evidenziato da chi quel male l'ha saputo ideare, organizzar'e comandare. Il film fa schìfo poiché non accenna mai a nulla di tutto ciò.