Trama del film I fiumi di porpora 2 - Gli angeli dell'Apocalisse
Dopo aver rinvenuto un cadavere fra le mura di un monastero nella Lorena, in Francia, il commissario Niemans (Jean Reno), si ritrova con un suo vecchio collega, il giovane detective Reda (Benoit Magimel) per indagare sul caso. Reda infatti stava indagando sul tentato omicidio del giovane Jesus (Augustin Legrand), che poi verrà collegato agli omicidi di altre persone rispecchianti nomi e professioni dei dodici apostoli. Le indagini dei due uomini, uniti alla detective Marie (Camille Natta), esperta di religioni, portano a sospettare di un gruppo di fanatici religiosi che si fanno chiamare "gli angeli dell'Apocalisse". Costoro fanno capo a Heinrich von Garten (Christopher Lee), un ministro tedesco, e sono un'associazione segreta neonazista. Operano lungo la Linea Maginot, dove, al termine dell'uccisione dei cosiddetti "dodici apostoli", trovano il tesoro descritto nelle leggende come appartenente a Lotario II. I monaci dell'associazione sono costantemente sotto l'effetto di una droga, proibita dal '45, in grado di donare una forza sovraumana e rendere immuni dal dolore, e non hanno difficoltà a catturare i due detective e a portarli nei sotterranei della Linea. Li fanno assistere al loro trionfo, che però viene bloccato da un meccanismo installato in maniera che il sotterraneo venisse allagato. I due detective scappano dall'acqua e dai neonazisti, salvandosi per poco.