Trama del film Il GGG - Il Grande Gigante Gentile

Il GGG - Il Grande Gigante Gentile - fotogramma

Il GGG (Mark Rylance) è un gigante, un Grande Gigante Gentile, molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti che come San-Guinario e Inghiotticicciaviva si nutrono di esseri umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG - che è vegetariano e si ciba soltanto di Cetrionzoli e Sciroppio - rapisce Sophie (Ruby Barnhill), una bambina che vive a Londra e la porta nella sua caverna. Inizialmente spaventata dal misterioso gigante, Sophie ben presto si rende conto che il GGG è in realtà dolce, amichevole e può insegnarle cose meravigliose. Il GGG porta infatti Sophie nel Paese dei Sogni, dove cattura i sogni che manda di notte ai bambini e le spiega tutto sulla magia e il mistero dei sogni. L'affetto e la complicità tra i due cresce rapidamente, e quando gli altri giganti sono pronti a nuova strage, il GGG e Sophie decidono di avvisare nientemeno che la Regina d'Inghilterra dell'imminente minaccia, e tutti insieme concepiranno un piano per sbarazzarsi dei giganti una volta per tutte. Come afferma Spielberg: "È una storia sull' amicizia, sulla lealtà e sulla capacità di proteggere i propri amici, ed è inoltre una storia che dimostra che anche una bambina piccola può aiutare un grande gigante a risolvere i suoi più grandi problemi".

Commenti

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"Spielberg sembra preoccupato più che altro di rispettar'i dialoghi originali (coi giochi linguistici del "gobblefunk") e il lavoro dei tecnici, a scapito del ritmo e della qualità dell'invenzioni. Stavolta capita perfino d'annoiarsi. C'è più mestiere che meraviglia. O per dirla in un altro modo, c'è più il produttore ch'il regista. Anche se poi ci si ritrova alla corte della regina d'Inghilterra e la storia e il film prendono finalmente quota con una sostanziosa iniezione d'ironia." Yep. Ormai l'amicizia tra due orfani ognun'a modo suo non è la poetica di Spielberg ma il suo tormentone, il 1° sussult'emotivo giunge coll'espediente del "leap of faith", peraltro già usato dallo stesso Spielberg nel penultim'episodio della tetralogia d'"Indiana Jones" (1989), il brio arriva con la location spostat'a Buckingham Palace se non fosse ch'il cineasta ha il flop garantito quando si cimenta con la commedia. Non so come mai il GGG/BFG assomigli più a un LaBeouf canuto ch'a Ryalance.

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