Trama del film Il papà di Giovanna
Nella Bologna di fine anni trenta Michele Casali è professore di disegno presso il liceo. Pur avendo una posizione sociale rispettabile, non conduce una vita particolarmente agiata, vivendo in un modesto appartamento insieme alla moglie Delia ed alla figlia Giovanna, che frequenta lo stesso liceo dove insegna il padre. Michele è sempre attaccato alla figlia, ragazza molto fragile, con lei ha un rapporto quasi morboso che tiene in disparte la madre. Questa è la causa di tutte le insicurezze di Giovanna. Michele è amico di lunga data del vicino di casa Sergio, un importante commissario della polizia fascista e padrino di Giovanna. L'amicizia con Sergio procura a Michele e alla sua famiglia innumerevoli vantaggi.A scuola Michele nota che la figlia è attratta da un suo allievo di nome Andrea ed il professore, con il desiderio di rendere la figlia più sicura di sé, offre al ragazzo la promozione a patto che frequenti Giovanna. Giovanna viene invitata alla festa di compleanno della sua migliore amica Marcella Traxler, ragazza di una famiglia facoltosa e nipote di un senatore. Durante la festa Giovanna vede Andrea ballare insieme a Marcella e presa dalla gelosia inizia a bere fino a sentirsi male. Dopo qualche giorno a scuola accade un tragico episodio, Marcella viene trovata morta accoltellata nella palestra, il capo delle indagini è proprio Sergio. Le prime indagini spingono verso un omicidio a sfondo sessuale, il che in un primo momento rassicura Michele, che fin dall'inizio aveva iniziato a sospettare proprio della figlia.Tuttavia Andrea, quando viene interrogato, confessa di aver avuto un rapporto sessuale con la ragazza in palestra, ma di non averla uccisa e di aver visto Giovanna nascosta mentre usciva. Così la polizia si presenta a casa di Giovanna per portarla in commissariato. Dopo numerose ore di interrogatorio, Giovanna confessa l'omicidio. In attesa del processo il preside del liceo, su pressione dei vertici del partito Fascista cui appartiene la famiglia di Marcella mette alla porta Michele, che quando tenta di esprimere il suo dispiacere alla famiglia della vittima viene cacciato via. L'unico che gli rimane vicino è il fidatissimo amico Sergio, che a sue spese gli procura un principe del foro. L'avvocato propone di sostenere l'infermità mentale di Giovanna in modo da evitare la galera e ottenere il manicomio, pena molto più lieve.Michele inizialmente è contrario perché si rifiuta di pensare che sua figlia sia una psicopatica, nonostante l'evidenza: Giovanna infatti non si rende conto della gravità di quello che ha fatto. Terminato il processo, il giudice riconosce l'infermità mentale dell'imputata, così Giovanna viene rinchiusa nel manicomio criminale di Reggio Emilia. Michele fa visita quotidianamente alla figlia e ogni volta si inventa una scusa per giustificare l'assenza della madre, che non ha il coraggio di andare.Nel frattempo scoppia la Seconda Guerra Mondiale, e Bologna diviene ben presto un bersaglio dei bombardamenti. Con la maggior parte dei convogli requisiti per esigenze belliche o impossibilitati a muoversi per i danni alle linee ferroviarie, l'ex professore decide di trasferirsi in campagna vicino al manicomio, per stare ancora più accanto alla figlia, lasciando la moglie, con cui è in crisi già da molti anni.Poco dopo, Michele apprende dal giovane medico che segue Giovanna in manicomio come la figlia, in realtà, si sia sempre resa conto della mancanza di calore all'interno della sua famiglia, e che ciò potrebbe essere stata una delle cause scatenanti sia dei suoi attuali problemi psichiatrici che dello stesso omicidio, motivato dal risentimento verso Marcella per essersi vista privata dell'unica persona che, nella sua fantasia distorta, le aveva manifestato un affetto sincero. Così il professore, in uno slancio di generosità, convince l'amico Sergio (che nel frattempo ha perso sua moglie in un bombardamento), da tempo segretamente attratto da Delia, ad iniziare una relazione con lei, nella speranza che entrambi possano finalmente essere felici.Tuttavia, quando giunge l'8 settembre, Sergio decide di aderire alla Repubblica Sociale e parte per il Nord Italia, lasciando nuovamente sola Delia; verrà ritrovato dai partigiani poco dopo la fine della guerra e sommariamente condannato a morte senza che Delia, mascherata tra la folla, muova un dito per aiutarlo. Nello stesso momento, finalmente Giovanna esce dal manicomio apparentemente guarita, ma il suo tentativo di scusarsi per il male commesso si scontra con l'ottuso odio della madre di Marcella (la cui famiglia, per i suoi legami fascisti, da ricca e potente è ora ridotta in miseria); una sera, Michele la porta al cinema, dove Giovanna incontra la madre dopo tanti anni. La famiglia così si riunisce.