Trama del film In questo mondo libero...
Inghilterra. Angie è una ragazza madre, impiegata di un'agenzia di collocamento, dinamica e dotata di forte senso pratico, ambizione e coraggio. Ha alle spalle una vita disordinata in cui non è riuscita a costruirsi un futuro e ha bisogno di dimostrare a se stessa e agli altri che può farcela da sola, senza l'aiuto di nessuno. Dopo essere stata licenziata per aver reagito ad una molestia sessuale da parte di un facoltoso cliente, Angie si rende conto che per lei è arrivato il momento di dare una svolta decisiva alla sua vita. Così, insieme alla sua coinquilina Rose, decide di aprire una propria agenzia per inserire nel mondo del lavoro i numerosi immigrati in cerca di un'occupazione. In questo modo le ragazze senza quasi rendersene conto passano dall'essere sfruttate allo sfruttare loro stesse i lavoratori che smistano nelle diverse aziende richiedenti manodopera in nero e a basso costo. Angie dimostra subito di essere diventata una spietata capitalista senza nessuna remora per il suo comportamento, per il lavoro nero, a giornata, senza nessuna tutela a cui sottopone i lavoratori che si rivolgono a lei per sopravvivere in un mondo del lavoro sempre più precario e umiliante.Angie ha anche un figlio che vive con i genitori e che soffre del distacco della madre, arrivando a comportamenti aggressivi a scuola, per difenderne la reputazione. Insieme a Rose, il bimbo è forse il personaggio più dignitoso di tutto il film. Il padre di Angie è molto critico sul tipo di futuro che si sta costruendo la figlia, convinto che la si sia imbarcata in un'attività senza prospettive. Cerca di farla ragionare sui problemi etici che il suo lavoro comporta e che da questo sistema ne escano vincitori solo padroni e i mafiosi, inoltre cerca di spiegarle come la situazione peggiorerà ed esploderà in una guerra fra poveri per un lavoro mal pagato e senza diritti. Ma lei esplode con rabbia, esprimendo tutta la sua frustrazione per le difficoltà professionali incontrate, il suo bisogno di indipendenza, ribadendo la diversa situazione storica del mercato del lavoro, quasi disgustata dalla modesta carriera lavorativa del genitore. E giustifica le sue scelte per ottenere una vita migliore: se ciò comprende lo sfruttamento di persone, lei non ne è responsabile.I guai seri cominciano quando un edile non ha i soldi per pagare un lavoro svolto dagli operai di Angie e Rose, che arrivano a picchiare la stessa Angie e ad assalire la casa delle amiche. Angie viene poi attaccata e minacciata in casa propria. Le due ragazze saranno costrette, per pagare i loro debiti, a tornare a lavorare in un'agenzia di collocamento dove viene promesso lavoro in Inghilterra, ma localizzata nella stessa Ucraina (i cui migranti erano stati fra le maggiori vittime dell'organizzazione di Angie).