Trama del film L'allenatore nel pallone 2
Oronzo Caną, ritiratosi molti anni prima dal mondo del calcio, gestisce ora un'azienda olearia insieme alla moglie Mara e alla figlia Michelina, che, sposatasi con Fedele, gli ha dato il nipote Oronzino, genio dell'informatica. La Longobarda, vecchia squadra del tecnico, ritorna in Serie A dopo molti anni e per l'occasione Caną č invitato, come ospite, a "Sky Calcio Show", con Ilaria D'Amico: qui l'allenatore, dopo aver ricevuto la notizia della morte di Crisantemi, calciatore della Longobarda ai tempi d'oro, rivela il motivo per cui, anni prima, venne esonerato pur avendo salvato la squadra dalla retrocessione in Serie B: raggiungendo la salvezza, aveva disubbidito all'ordine dell'allora presidente, il Commendator Borlotti, che sperava nella retrocessione, poiché i costi di gestione della societą in massima serie erano troppo elevati. La dichiarazione getta fango su Willy Borlotti, figlio del commendatore e nuovo presidente, il quale, per ritrovare un'immagine onesta, assume nuovamente Caną come allenatore.Le azioni della societą aumentano di valore, ma i dirigenti, dopo aver millantato l'acquisto di una serie di campioni senza poi concludere nulla, acquistano solamente il giapponese Kiku (il cui nome, in lingua giapponese, significa "portatore di crisantemi"), che si rivela un autentico imbranato. Il nipponico debutta con un'autorete - di pregevole fattura - nella sconfitta con la Roma: i giallorossi, che Caną aveva affrontato all'esordio assoluto in A, vincono stavolta per 6-0. La Longobarda perde anche con l'Inter (subendo almeno un gol da calcio d'angolo), il Milan (per 4-2, dopo essere andata sul doppio vantaggio) e la Juventus: Kiku segna nella porta giusta contro i rossoneri, ma sbaglia nuovamente con i torinesi. La situazione č aggravata dai problemi familiari, con Fedele che, a dispetto del nome, tradisce pił volte la moglie Michelina con una loro collaboratrice domestica; durante la pausa natalizia, il presidente e il suo socio russo Ramenko partono per la Russia, con la promessa di "sbloccare dei capitali" per costruire un nuovo stadio e dei nuovi spazi societari, e lasciano la squadra in mano a Caną.Dopo essere stato frodato da Salvatore, un amico di Fedele che lo aveva fatto venire in Germania promettendogli l'acquisto di Luca Toni, al quale in realtą ha fatto firmare un contratto per l'affitto di una casa, l'allenatore ritrova Andrea Bergonzoni, un suo vecchio amico e osservatore di fiducia: grazie ai suoi consigli, Oronzo riesce ad acquistare Brambilla e Pagnotta, due vecchi calciatori ancora in forma, e il giovane brasiliano Caninho, venuto in Italia per cercare suo padre, che sa essere un allenatore sportivo italiano. La Longobarda si rende quindi protagonista di una risalita in classifica, che la porta temporaneamente in cima alla colonna di destra. Oronzo, tuttavia, scopre che potrebbe essere lui stesso il padre di Caninho: il brasiliano č figlio di Estella, una ballerina conosciuta anni prima durante un viaggio in Brasile, con la quale Caną aveva avuto una tresca. La notizia attira l'interesse dell'invadente giornalista Gioia Desideri, la quale strappa una confessione a Caną e pubblica lo scoop: il rendimento di Caninho ne risente, e la moglie Mara accusa Oronzo di averla tradita.A risolvere le polemiche č l'intervento di Estella, la quale rivela che Caninho č sģ figlio di un allenatore italiano, ma di pallacanestro, e che non ha mai avuto rapporti con il tecnico pugliese. All'ultima giornata di campionato la Longobarda affronta la Marchigiana, altra squadra neopromossa, con la necessitą di vincere per conquistare la salvezza. All'intervallo, la Marchigiana č in vantaggio per 2-0 (con una doppietta di Kiku, che, in quanto alla Longobarda non riusciva ad esprimere buone prestazioni, era stato ceduto durante il calciomercato invernale alla Marchigiana, dove invece era diventato un campione); a questo punto Caną scopre che i due giocatori Eliot e Renda hanno venduto la partita e, infuriato, li sostituisce con Brambilla e Caninho. Nel secondo tempo il brasiliano realizza una tripletta che porta la Longobarda a rimontare, a vincere l'incontro e a salvarsi: Caną č quindi portato in trionfo da amici, tifosi e parenti, proprio come tanti anni prima.