Trama del film L'ultima legione
Il film viene narrato da Ambrosinus, un druido nativo di Britannia, che conosce la leggenda della spada di Giulio Cesare, un'arma che passò di mano in mano tra gli imperatori romani fino a Tiberio. Alla morte di Tiberio l'arma venne nascosta per evitare che uomini malvagi se ne impossessassero. Inizia poco prima dell'incoronazione di Romolo Augusto come imperatore nel 460. Avendo viaggiato in quasi tutto il mondo conosciuto in cerca della spada di Cesare, Ambrosinus diventa il tutore di Romolo. Il padre di Romolo, Oreste, regna a Roma, ma non è imperatore.Il giorno prima dell'incoronazione Odoacre, comandante dei Visigoti barbari alleati di Roma, chiede un terzo dell'Italia a Oreste, ma egli rifiuta. Lo stesso giorno, Romolo incontra il generale Aureliano Caio Antonio, chiamato "Aurelius". La notte dopo l'incoronazione di Romolo, Roma è attaccata dai Goti e molti degli uomini di Aurelio, incaricati di proteggere l'imperatore, vengono uccisi e anche Aurelio, solo svenuto, è dato per morto. Oreste e sua moglie vengono uccisi dal luogotentente di Odoacre, Wulfila, che cattura Romolo.Il giorno dopo Odoacre, ora regnante dell'Impero occidentale, pianifica di uccidere Romolo. Tuttavia, Ambrosinus lo convince a risparmiare il bambino. Romolo, quindi, viene esiliato a Capri insieme ad Ambrosinus, sorvegliati da Wulfila e i suoi uomini. La sua prigione è la villa costruita più di quattrocento anni prima dall'imperatore Tiberio. Con l'aiuto di Ambrosinus, Romolo scopre una stanza segreta all'interno della villa. Scopre una statua di Cesare con la leggendaria spada.Romolo e Ambrosinius vengono salvati a Capri dal leale Aurelio e tre legionari sopravvissuti, accompagnati dalla spia dell'Impero romano d'Oriente - una guerriera keralite di nome Mira. Quindi i fuggitivi si dirigono verso Fano come indicato loro dal senatore Nestore, amico di vecchia data di Aurelio, che vuole far imbarcare l'ultimo imperatore d'Occidente alla volta di Costantinopoli. Ben presto però il piano di Nestore si rivela una trappola ordita da Odoacre con il benestare dell'imperatore d'Oriente.Ai fuggitivi non resta che dirigersi verso la Britannia nella speranza di trovare la leggendaria Legio IX Draco. Tuttavia giunti presso il vallo di Adriano, invece che l'invincibile legione, trovano dei vecchi e stanchi contadini. Dopo poco tempo Aurelio e gli altri vengono raggiunti in Britannia e aggrediti dagli uomini di Odoacre e dai guerrieri Angli di Vortgyn loro alleati. Con la promessa di avere la spada per regnare sull'intera Britannia (viene inoltre rivelato che Ambrosinius e Vortgyn sono vecchi nemici), Wulfila convince Vortgyn a combattere contro Ambrosinus e gli altri. Aureliano, con la spada e al comando di poche forze, si scontra con l'esercito di Vortgyn. Mentre la battaglia infuria, i contadini e i loro figli, che in realtà sono ciò che resta della Legio IX Draco ritiratasi cinquant'anni prima, intervengono in soccorso di Romolo e dei suoi guerrieri, dopo aver rispolverato le loro vecchie armature romane, e ribaltano le sorti della battaglia. Romolo uccide Wulfila con la spada di Cesare, vendicando i suoi genitori. Il giovane imperatore decide di non voler più guerre né sangue e getta via la spada, che va a incastonarsi in una solida roccia.Molti anni dopo, Ambrosinus, che ha ripreso il suo vecchio nome celtico di Merlino è con un giovane Artù al quale rivela di essere figlio di Romolo (che ha preso il nome di Pendragon) che era stato allevato da Aurelio e Mira.