Se la morte non fa sconti a nessuno, allora non è chiaro se sia più corretto che le storie si succedano intercambiabilmente così come la loro ventina di film o se sarebbe stato meglio soffermarsi solo s'una dando allo spettatore la possibilità d'identificarsi non con un'atmosfera metafisica ma con un singolo destino. Ancor meno chiaro è perché i Coen godano fin dall'inizio a sciorinare la loro misantropia, quasi che volessero attribuire a noi e al nostro brutale abbrutimento la causa della mortalità invece del contrario.