Trama del film Le mani sulla città
Napoli. Edoardo Nottola, costruttore edile e consigliere comunale nelle fila della destra, illustra ai suoi collaboratori il nuovo progetto di espansione edilizia voluto dalla giunta comunale. In seguito, i lavori dell'impresa di Nottola in un quartiere popolare provocano il crollo di un palazzo, in cui due persone muoiono e un bambino perde le gambe: tale incidente provoca le proteste del consigliere comunale De Vita che, a nome dei partiti d'opposizione, chiede l'istituzione di una commissione d'inchiesta che indaghi sulla speculazione edilizia in città, i cui lavori però finiranno in un nulla di fatto.Nottola chiede allora al suo capogruppo Maglione di mettere a tacere la cosa per proseguire i lavori in corso e dichiarare pericolante la zona dove è avvenuto il crollo: l'ordine di sgombero degli abitanti provoca dure contestazioni e uno scontro acceso tra De Vita e Nottola. Infine Maglione cerca di obbligare Nottola a non candidarsi alle imminenti elezioni a causa dello scandalo del crollo, ma il consigliere-costruttore mira in tutti i modi a diventare assessore all'edilizia: convince alcuni consiglieri ad abbandonare il gruppo di destra e a candidarsi con lui nelle liste di centro guidate dal professor De Angelis, che quindi ottiene il successo elettorale e diviene il nuovo sindaco; Maglione e i consiglieri di destra si oppongono allora alla nomina di Nottola ad assessore, ma il nuovo sindaco ottiene la pacificazione tra i due, che incontra la vana opposizione in consiglio del consigliere De Vita.Alla fine Nottola e il sindaco De Angelis presiedono all'inaugurazione del nuovo progetto di espansione della città alla presenza di un ministro e di un cardinale.