Circa l'universal'enigma identitario, il film si disinteress'a essere portavoce di tutti e ancor più a proporre uno straccio di risposta, limitandosi a concentrarsi per autosegregazione sulla specifica presa di coscienza da parte del protagonist'appartenente alla comunità nera e LGBT. "Diventa ciò che vuoi", "scoprì ciò che sei", quelle cosette che rinvian'all'incisione di Solone, uno dei 7 savi, sul tempio d'Apollo a Delfi tra la fine del VII e il VI secolo a.C.; m'avendo un cast all-black e il personaggio principale (forse) gày, allora vince l'Oscar come miglior film dell'anno. Ringraziate Trump. Comunque si salv'il finale aperto.