Fondere Bach, Chopin, Liszt, Rachmaninoff coi Groove Armada di "Hands of Time" e, soprattutto, i Pixies di "Where Is My Mind?" ha del geniale. La bellezza di questo film non consiste nel suo presunt'effetto consolatorio, ma nel ricordarci come la musica sappia esprimere qualsiasi momento della vita, ogn'istante dell'esistenza. Coi dovuti distinguo, non m'accadeva da "All That Jazz" (Bob Fosse, 1979). E quando la Scott Thomas vorrà tornare alla spazzatura pulp, troverà sempre pronto ad accoglierla il Refn di "Solo Dìo perdona" (2013).