Trama del film Pan - Viaggio sull'isola che non c'è
Peter Pan, un giovane orfano, cresciuto fin dalla tenera età in un orfanotrofio inglese, nel pieno della seconda guerra mondiale, trascorre in questo luogo momenti molto difficili, avendo come unico sostegno il giovane amico Pennino. Nell'orfanotrofio, però, sempre di notte, accadono misteriose scomparse dei ragazzi dell'Istituto. Peter, grazie al suo migliore amico Pennino, scopre una lettera scritta da sua madre, nascosta dalla badessa in una camera segreta, che gli informa che ci sarà in un prossimo futuro un loro incontro in un altro mondo. Ma, in quella stessa notte, Peter assieme a tutti gli altri ragazzi rimasti dell'orfanotrofio, (a parte però Pennino), vengono rapiti dai misteriosi individui su un vascello volante. I rapitori sono pirati, i quali sono in combutta con le stesse badanti dell'Istituto, le quali accettano questi rapimenti in cambio di ricchezze. I pirati trasportano, sul loro vascello, Peter e gli altri ragazzi sull'Isola che non c'è.Qui facciamo la conoscenza dell'artefice di tutto, lo spietato pirata Barbanera, il quale riduce i bambini in schiavitù, all'interno di una miniera, come minatori per suo conto. Questi hanno il preciso compito di trovare i pixo (frammenti di polvere di fata) per Barbanera, la quale gli serve per mantenersi giovane in eterno. Le fate, infatti, sono state tutte precedentemente uccise da Barbanera e la sua ciurma. Mentre Peter scava, trova un frammento di polvere di fata. Un pirata, però, approfitta di questa scoperta per farla sua e prendersi il merito. Questo creerà una reazione da parte di Peter, il quale non avendo nessuna prova del contrario, verrà da tutti i pirati incriminato come bugiardo e gettato da un precipizio da Barbanera stesso. Sotto lo stupore, però di tutti, Peter inizia a fluttuare a mezz'aria e cade a pochi metri da terra perdendo i sensi. Al suo risveglio si ritrova nella cabina di Barbanera, il quale sotto una veste apparentemente cordiale e calma, gli racconta della profezia secondo cui sarebbe stato sconfitto da un ragazzo che vola, riferendosi, in questo modo, proprio a lui.Dopo questo breve incontro, Peter viene portato in cella, ma grazie all'aiuto di James Uncino e della sua spalla Spugna, riesce ad evadere. Nonostante una colluttazione, tutti e tre riescono lo stesso ad andare nel bosco che non c'è. James Uncino è desideroso di ritornare nell'altro mondo, mentre Peter è desideroso di ritrovare la propria madre e crede di ritrovarla nel villaggio dei selvaggi indigeni, dato che secondo quanto affermato da Barbanera era la paladina delle fate e anche la loro, in quanto i rispettivi capi sono alleati. Con questa motivazione, Peter si mette alla ricerca del villaggio e durante il viaggio, sempre accompagnato da James e Spugna, s'imbatte negli uccelli che non ci sono, ovvero giganteschi volatili con piume multicolore e privi di carne. Intervengono, però, gli indigeni capitanati da Giglio Tigrato, che li salvano, ma, allo stesso tempo, li imprigionano, perché temono che si trattino degli scagnozzi di Barbanera. Per questo motivo, decidono di testare il loro valore in una lotta libera tra James ed il più forte del loro gruppo. Però, lo scontro viene interrotto dal capo del villaggio, il quale si accorge che Peter indossa un medaglione che riconosce essere proprio della madre di Peter.Grazie a questa scoperta finalmente fanno pace e Giglio Tigrato racconta a Peter degli eventi passati riguardanti sua madre. Veniamo a sapere, infatti, che in origine Mary, la madre di Peter era la schiava di Barbanera e che quest'ultimo la considerava sua e ne era anche innamorato. Ma lei, di nascosto, riceveva visite da parte del principe delle fate ed entrambi erano profondamente innamorati. Ma un giorno, Barbanera li scoprì e per salvare Mary dalla sua furia, il principe prese sembianze umane e la portò nell'altro mondo, al prezzo però della propria vita. La sua forma umana, infatti, poteva vivere un giorno soltanto e sempre nello stesso giorno, prima di morire, il principe riuscì come ultimo atto, a concepire Peter con Mary. La madre di Peter, troppo preoccupata per le sorti delle fate, continuamente minacciate da Barbanera, decide con grande dispiacere di lasciare il proprio pargolo davanti al portone d'ingresso dell'orfanotrofio, lasciandogli però la sua lettera ed il proprio medaglione, sapendo che un giorno gli indigeni locali lo avrebbero riconosciuto come alleato proprio grazie ad esso. Le ultime parti della storia vedono la madre di Peter insieme alle fate, che non sono in realtà tutte morte e sono confinate in un luogo sicuro ed inviolabile, ma raggiungibile solo dal ragazzo volante.I problemi iniziano, però, dal momento in cui l'inflessibilità e la severità del capo villaggio costringe Peter a volare. Deve saperlo fare entro tre giorni, ma se dovesse fallire, sarebbe stato giustiziato con James e Spugna, perché considerati nemici. Nel frattempo, Barbanera si fa dire da Spugna la destinazione per il villaggio. A seguito di ciò, Barbanera una volta giunto al villaggio compie un vero genocidio dove si salvano fortunatamente solo Peter, James e Giglio Tigrato. Poco prima di salvarsi, però, Peter viene a sapere da Barbanera, che il finale della storia raccontatagli dagli indigeni è falsa, dato che questi volevano solo portare a compimento la profezia e non rispettare l'effettiva volontà del ragazzo. Difatti, la madre di Peter è morta da tempo, uccisa dallo stesso Barbanera.Da questo punto in avanti, Peter viaggia alla ricerca di una nave volante per ritornare all'altro mondo con James, imbattendosi nel lago delle sirene. È proprio qui che Peter fa anche la conoscenza delle sirene (di tipo murena), le quali, precedentemente, gli hanno anche salvato la vita dal coccodrillo gigante. In quel lago poi, è possibile anche vedere eventi antecedenti riguardanti uno specifico individuo, in questo caso della madre di Peter. Qui, Peter, scopre che sua madre era una grande guerriera ed era morta in battaglia. Quest'ultima, inoltre, aveva anche addestrato Giglio Tigrato. In quel frangente, James riesce a trovare una nave abbandonata ancora funzionante, ma Peter, seppur non credendo di essere il ragazzo della profezia, decide comunque di rimanere sull'isola che non c'è e schierarsi dalla parte delle fate, lasciando solo James ad andarsene.Peter e Giglio Tigrato raggiungono il rifugio segreto delle fate, ma vengono raggiunti da Barbanera, il quale riesce ad infiltrarsi nel luogo inviolabile grazie al medaglione di Peter che fungeva da chiave. Barbanera entra con il suo galeone e a questo punto sembra proprio averla vinta, ma Peter ritrova il coraggio e si rifiuta di assoggettarsi a lui, ritenendosi finalmente il prescelto della profezia. Allora, Barbanera cerca di ucciderlo, ma in suo soccorso interviene James e da questo punto inizia una lunga lotta senza precedenti. Ad un certo punto, James cade nel baratro e Peter corre in suo soccorso riuscendo a salvarlo e a volare. Nell'ultimo frangente, nel cuore dell'azione, intervengono le fate, le quali si liberano di tutti i pirati e a mettere fuori uso la nave che si schianta sul nido fatato precipitando a morte, nel vuoto con Barbanera a bordo. Alla fine della battaglia, a Peter viene concesso dalle fate di vedere, un'ultima volta, lo spirito di sua madre, la quale lo incoraggia a restare sull'isola che non c'è, a proteggere le fate e a divenirne il loro paladino.Queste parole spronano Peter a dar il meglio per l'isola, per la gente dell'altro mondo, ma soprattutto, per i poveri orfanelli che preleva di notte. Li rapisce, però, per la loro libertà, portandoli con se sull'isola assieme a Pennino. Infine, vediamo che James Uncino e Giglio Tigrato sono i suoi più fedeli sostenitori. Pennino, ipoteticamente, si domanda se James possa diventare pirata, ma Peter Pan nega, dicendo che loro sono soltanto amici, ma comunque interrogandosi su cosa mai potrebbe dividerli in futuro.