I critici hanno considerato "il futuro della 7a arte", italiana e non, questo tornare al cinema come cinema-tica pura, quella di cui è già capace chiunque faccia zapping. Sperimentazione di retroguardia, colma d'errori tecnici giudicati irrilevanti (durante la gara i 2 protagonisti fanno barspin e tailwhip, trick impossibili con bici da Downhill) e ripresi peggio anche solo d'alcuni video postati su YouTube. Il paio di riferimenti kubrickiani sono presuntuosa sfacciataggine per un film ch'è un remake di "Death Games" (Jonah Loop, 2011) o di "13" (2010), a sua volta remake di "13 Tzameti" (2005), entrambi diretti da Géla Babluani, con l'unic'aggiunta dello sport estremo.