Kammerspiel s'un marito insoddisfatto che sogna una vita, o una sessualità, più gratificante. Non ha il mordace sarcasmo di Polanski ("Carnage", 2011) né la pungente ironia d'uno dei tanti film d'Allen sul tema. Pur essendo la trasposizione della pièce "L'envers du décor" di Florian Zeller, è senz'una trama degna di questo nome: deficitaria di verve, gag, battute, è una commedia inutile. In confronto, il mucciniano "L'ultimo bacio" (2001), che racconta la medesima crisi maschile anticipata d'un paio di decenni, sembr'un'opera d'autore.