Trama del film Tiffany e i tre briganti
C'erano una volta tre spietati brigantacci vestiti di lunghi mantelli e cappellacci neri, che, armati fino ai denti con un fucile a tromba, un soffietto a pepe e un'ascia rossa, depredavano carrozze accumulando immense ricchezze. E c'era una volta un'orfanella di nome Tiffany che a bordo di una carrozza, nel buio della notte si dirigeva verso l'orfanatrofio. Un tetro castello tra i monti., dove la direttrice, la Maestra Cattiva, costringeva i poveri orfani a lavorare come schiavi nella piantagione di barbabietole per soddisfare la sua sinistra avidità di denaro - Niente Barbabietole Niente Amore - urlava tutto il giorno. Tiffany non è felice della prospettiva che l'aspettava, ma... durante il viaggio verso l'orfanatrofio cade nelle mani dei tre briganti - un'ottima occasione di fuga, dal suo punto di vista! Mentre i briganti stanno ancora discutendo se portarla o no nella loro caverna, Tiffany, gli fa credere di essere una principessa indiana e li spinge a rapirla. I tre così la portano nel loro covo e la dolce Tiffany sconvolgerà la loro 'tranquilla' vita di predoni. Purtroppo quando scoprono che non è la figlia di un maraja, i tre si sentono ingannati e l'abbandonano al suo destino. Così Tiffany finisce tra le grinfie della Maestra Cattiva. Intanto, però, i briganti ricordando il loro stesso passato di orfani, proprio in quell'orfanatrofio e con quella Maestra, decidono di andare a liberarla per prendersi cura di lei Aiutati dai briganti Tiffany e i suoi piccoli compagni dell'orfanotrofio sconfiggono la Maestra Cattiva, conquistano il castello e lo trasformano nella loro nuova casa - una casa in cui regna l'amore e da cui nessuno potrà più cacciarli via.