Trama del film Voce umana
Ispirato al celebre monologo di Jean Cocteau, già adattato per il cinema da Roberto Rossellini nell’episodio omonimo del film L’amore (1948), protagonista Anna Magnani, Voce umana di Edoardo Ponti è, prima ancora che una voce, il corpo, il volto di Sophia Loren. Sofia è qui una donna ormai avanti negli anni, chiusa nel suo bell’appartamento d’epoca, che assiste alla fine del suo amore. Non rimane spazio se non per una lunga telefonata d’addio all’uomo (la cui voce non ascoltiamo mai, presenza nell’assenza), nella quale Sofia mette a nudo se stessa, il proprio bisogno d’amare come linfa dell’esistenza e al contempo la dignità della propria sofferenza. Sullo sfondo, la Napoli dell’immediato dopoguerra: carnale, abisso di vita indomabile, struggente e feroce come il dialetto della sua gente.