"Su questa falsariga vien'in mente un action uscito da poco, quel 'Mechanic: Resurrection' che di per sé potrebbe serenamente rientrare nella categoria dei sequel di cui non c’era bisogno, ma ch'eppure, nella sua voluta idiozia, tiene botta e sa intrattenere." Ho ricevuto l'impression'opposta: Statham è di nuovo caduto nella tentazione d'accettar'un ruolo serioso, mentre Diesel è a tal punto sopra le righe da presentarsi com'un'autoparodia divertita e divertente dei suoi personaggi tamarri, esagerati, cafoni, spacconi & fracassoni. Non un bel b-movie alla "Pitch Black", l'unico della sua filmografia non a caso antecedente i Toretto e i Cage, ma 107 minuti ostinatamente trash con uno "humour riuscito e non scontato, impreziosito d'alcuni momenti già (s)cult." "xXx 3" è una collezione di "fig.aggini" che non lasciano perplessi per quanto sono assurd'e irreali. "Qui Vin Diesel non si degna nemmeno di spor.carsi le mani, preferendo stender'un commando di militari russi a colpi di ruote d'una moto da cross, mentr'un suo compagno di squadra si serv'addirittura d'una barca per far fuori un nemico." "È un cinema che non si prende sul serio, ironico, autoreferenzial'e volutament'incredibile, con l’entertainment globalizzato in primo piano." Semmai l'elemento ch'inceppa lo svago da popcorn è proprio la "xXx filosofia": campioni di sport estremi che diventan'invincibili contro la più potente delle macchine da guerra. Prendetevi un documentario di Travis Rice e fat'il paragone: le acrobazie sono strabilianti ma vere, non scopiazzamenti coreografati di stunt che seguon'una sceneggiatur'action da superoi di rimpiazzo degl"'Avengers" e con Samuel L. Jackson nella medesima parte. Diesel, coproduttore del progetto, replica introducend'un nuovo tipo di sport chiamato "MXMA", definito com'"arti marziali con motocross".