- Dean: Telefoni che vanno in tilt, computer che si accendono e si spengono, eh? Tutto questo non ti dice nulla? - Sam: Beh, si certo ma Dean noi abbiamo già un caso. - Dean: Quale caso? - Sam: Il tuo. - Dean: Giusto, sì, non venire a raccontarlo a me. - Sam: Che altro abbiamo fatto, ultimamente, se non provare a liberarti dal patto? - Dean: Ci siamo inseguiti la coda, ecco cosa. Sam, abbiamo parlato con ogni professore, ogni strega, ogni individuo e ogni imbroglione da due soldi in tutto il paese. Nessuno sa nulla. In più non riusciamo a trovare Bela e quindi la Colt. Quindi finché non troviamo veramente qualcosa, mi piacerebbe fare il mio lavoro. - Sam: Beh, una cosa non l'abbiamo ancora provata. - Dean: No, Sam, no. - Sam: Dean, dobbiamo evocare Ruby. - Dean: Non voglio litigare per questo. - Sam: Dice di sapere come salvarti. - Dean: Ma non può! - Sam: Ah, davvero? Ne sei proprio sicuro? - Dean: Sì. - Sam: Come? - Dean: Perché me lo ha detto lei, va bene? - Sam: Cosa? - Dean: Me lo ha detto lei. Chiaro e semplice, che non può salvarmi. Nessuno può farlo. - Sam: E tu ti sei semplicemente scordato di dirmelo? - Dean: Sai, io me ne frego di quello che pensa quella stronza, tu dovresti fare lo stesso, quindi... - Sam: Quindi cosa? Ora mi nascondi dei segreti, Dean? - Dean: Davvero vuoi parlare di chi nasconde segreti a chi? [Sam se ne va] - Dean: Adesso dove vai? - Sam: Credo che andrò in Ohio.
- Dean: sai una cosa? Al diavolo! - Sam: Dean dai - Dean: no, insomma, andiamo Sam! Che stiamo facendo? - Sam: cacciamo un fantasma. - Dean: un fantasma, giusto. E chi fa queste cose? - Sam: noi. - Dean: noi, giusto. E questo è esattamente il motivo per cui le nostre vite fanno schifo. Insomma, andiamo! Diamo la caccia ai fantasmi... ma che diavolo? Insomma, la gente normale vede un mostro e scappa, ma noi... no, no, no... noi andiamo alla ricerca di mostri che vogliono ucciderci o mangiarci! E chi fa queste cose? La gente pazza! Noi... siamo pazzi! Sai, poi c'è il cibo orribile, e poi le camere dei motel schifosi e le cameriere agli autogrill con strani sfoghi... insomma, chi vorrebbe questa vita, Sam? Eh? Sul serio! Ti piace davvero stare chiuso in una macchina con me 8 ore al giorno, ogni singolo giorno? Io non credo! Insomma guido troppo veloce e ascolto gli stessi 5 album in continuazione e ci canto anche sopra. Sono seccante, lo so... e tu... tu sei uno scoreggione! Mangi mezzo burrito e diventi tossico! Insomma sai che ti dico? Scordatelo! - Sam: oh, Dean, dove vai? - Dean: stammi lontano, Sam, okay? Perché io ho chiuso! Ho chiuso con i mostri e i cerberi e la malattia del fantasma e con la maledetta apocalisse! Sono fuori. Ho chiuso. Lascio.
- Sam: non capisco, perché no? - Dean: perché lo dico io. - Sam: abbiamo la Colt, adesso. - Dean: Sam... - Sam: possiamo invocare il demone del crocevia, puntarle la pistola e forzarla a tirarti fuori dal patto. - Dean: non sai se funzionerà. - Sam: a quel punto le spariamo! Lei muore e il patto svanisce. - Dean: non sappiamo nemmeno se funzionerà, Sam. Mi stai gettando addosso un mucchio di se e forse! Non è abbastanza, perché se mandiamo all'aria questo patto tu muori. - Sam: e se non lo mandiamo all'aria muori tu. - Dean: Sam. Basta. Non voglio affrontare questa conversazione. - Sam: perché lo dici tu? - Dean: si, perché lo dico io!
Venerdì, due ragazzi si stavano tirando una palla e uno di loro l'ha presa in pieno viso. C'è stata un po' di confusione, il sangue gli usciva dal naso, una ragazza si è messa a gridare, la fidanzata era stravolta e tu... sei rimasta laggiù a leggere. Non hai alzato lo sguardo per un attimo. Ricordo di aver pensato "Mai visto nessuno così incredibilmente concentrato".
[Sam è preoccupato di diventare cattivo come Max] Dean: Tu hai un grosso vantaggio su di lui. Ci sono io e fin quando ci sarò io non ti accadrà niente.
Dean: Dammi un pugno? Sam: Cosa? Dean: Andiamo! Su forza dai! Non reagirò coraggio! Sam: No! Dean: Andiamo... ti pago da bere. Colpiscimi coraggio! Sam: Mi sembra che tu per oggi ne abbia già prese abbastanza. Lasciamo perdere! Dean: Il nostro compito è maledetto travolge ogni cosa. Sam: Che vuoi dire. Dean: Ecco vedi questa notte ho riflettuto sul nostro lavoro. Sam: E allora? Dean: Se fosse sbagliato: quello facciamo in fondo... il modo che papà ci accresciuto... Sam: dopo quello che è successo a nostra madre papà ha fatto del suo meglio. Dean: Si lo so, ma non era un uomo perfetto. Ci ha fatto crescere con l'odio per questi esseri ed adesso anche io li odio. Quando ieri al mulino ho ucciso quel vampiro mi è perfino piaciuto. Sam: Non hai ucciso Eleonor. Dean: Ma il mio istinto mi diceva di farlo volevo ucciderla, ucciderli tutti! Sam: Si ma non lo hai fatto ed è questo che conta. Dean: Già. Grazie alla mia spiana del fianco! Sam: Vorrà dire che continuerò ad esserlo allora. Dean: Grazie! Sam: Non c'è di che!
Sam: Dean che c'è? Dean: Mi dispiace. Sam: Per cosa? Dean: Per il mio comportamento e per papà. Lui era anche tuo padre e tutta colpa mia. Sam: Ma di che parli? Dean: So che lo hai pensato e anche io non ci vuole un genio per capirlo; lì in ospedale una improvvisa guarigione è stato un miracolo e poco dopo papà muore e la Colt sparisce. Sam: Dean! Dean: Non puoi dire che non ci sia un collegamento non so come sia fosse coinvolto il demone non so come sia avvenuta la cosa ma papà è morto per colpa mia è di questo sono sicuro. Sam: Questo non lo sappiamo! Non per certo. Dean: Tu e papà siete le persone più importante della mia vita e ora... non sarei mai dovuto tornare non è stato naturale e ora guarda cosa è successo. Ero morto e dovevo rimanerci. Volevi sapere quello che provo ecco qua allora! Sam cosa potresti dirmi per farmi sentire meglio?
Sam: la verità è che infondo nemmeno a Stanford mi sentivo a mio agio Dean: questo perché sei un po' strano Sam: Ah si grazie Dean: ma lo sono anche io e giuro che ti starò vicino per sempre Sam [sorride]: si questo lo so.