Scritta da: Luisa Marcangeli
in Frasi di Film » Drammatico
Le lezioni ottundono la mente, distruggono il potenziale della creatività vera.
John Forbes Nash Jr. (Russell Crowe)
dal film "A Beautiful Mind" di Ron Howard
Le lezioni ottundono la mente, distruggono il potenziale della creatività vera.
- Lucilla: I ricchi matroni pagano bene, per passare la notte con i loro campioni preferiti.
- Massimo: Sapevo che tuo fratello avrebbe mandato dei sicari, ma non credevo che avrebbe inviato il migliore.
- Lucilla: Massimo lui non sa che sono qui.
- Massimo: Mia moglie e mio figlio sono stati bruciati e crocifissi da vivi.
- Lucilla: Non ne sapevo niente.
- Massimo: Non mentirmi.
- Lucilla: Io ho pianto per loro.
- Massimo: Come hai pianto per tuo padre, come hai pianto per tuo padre.
- Lucilla: Ho vissuto in una prigione di paura da quel giorno, non poter piangere tuo padre, per timore di tuo fratello, vivere nel terrore ogni momento di ogni giorno, perché tuo figlio è l'erede al trono. Sì, ho pianto.
- Massimo: Mio figlio era innocente.
- Lucilla: Come lo è il mio, dovrà morire anche mio figlio, perché tu possa fidarti di me.
- Massimo: Cosa ti importa se mi fido di te o no.
- Lucilla: Gli dei ti hanno risparmiato non lo capisci, oggi ho visto uno schiavo diventare più potente dell'imperatore di Roma.
- Massimo: Gli dei mi hanno risparmiato, io sono alla loro mercé, il loro unico potere è divertire il popolo.
- Lucilla: Quello è il potere, il popolo è Roma, finché Commodo lo controlla, controlla ogni cosa. Ascoltami, mio fratello a dei nemici, in prima luogo nel senato, ma poiché il popolo lo segue, nessuno ha osato levarsi contro di lui, prima di te.
- Massimo: Gli si oppongono senza fare niente.
- Lucilla: Ci sono politici che hanno dedicato la loro vita a Roma, un uomo più di tutti, se riesco a convincerlo, tu lo incontrerai.
- Massimo: Non riesci a capire, io potrei morire qui stanotte o nell'arena domani mattina, sono uno schiavo che cosa credi che possa mai fare.
[Lucilla: quest'uomo vuole quello che vuoi tu]
- Massimo: Allora che uccida lui Commodo.
[Lucilla: conoscevo un uomo una volta, un uomo nobile, un uomo di sani principi, che amava mio padre e che mio padre amava, quell'uomo servì bene Roma;]
- Massimo: Quell'uomo non c'è più, tuo fratello ha fatto bene il suo dovere.
- Lucilla: Lasciati aiutare da me.
- Massimo: Si tu puoi aiutarmi, dimentica di avermi conosciuto, e non tornare mai più qui. Guardia questa donna ha finito con me.
- Lucilla: Mio fratello ha fatto arrestare Gracco, dobbiamo agire subito, Prossimo a mezzanotte ti aprirà il cancello, fuori ci sarà il tuo servo ad attenderti con due cavalli.
- Massimo: Hai organizzato tutto tu.
- Lucilla: Si.
- Massimo: Stai rischiando molto.
- Lucilla: Ho troppo da farmi perdonare:.
- Massimo: Tu non hai niente da farti perdonare, ami tuo figlio, sei forte per lui.
[Lucilla; sono così stanca di essere forte, mio fratello odia il mondo intero, e te più di tutti;]
- Massimo: Perché tuo padre aveva scelto me.
- Lucilla: No perché mio padre ti amava, mi sono sentita sola tutta la vita, tranne che con te... devo andare.
- Massimo: Si.
- Non ti lasci distrarre facilmente vero?
- Sono qui per lavorare.
- Tu lavori? Ho capito. Che strazio!
- Consigliere: Giungerà l'ora e giungerà l'uomo, sei pronto ad essere ciò che sei?
- Robin: Ribellarsi e ribellarsi ancora finché gli agnelli diverranno leoni...
Le leggi di questa terra hanno reso il popolo schiavo del suo re, date il potere ad ogni uomo e acquisterete forza.
- Della: Non abbiamo infranto la legge?
- Cal: No! Così si fa dell'ottimo giornalismo...
- Cal: La stampa offre il caffè agli amici. Ho sentito che hanno ucciso una ragazza.
- Detective: Chi gliel'ha detto?
- Cal: Lei, adesso...
Molte cose cambiano nel tempo, molte cose, ma non tutte le cose.
In prima elementare la maestra mi ha detto che ero nato con due porzioni di cervello e solo mezza porzione di cuore.