- Matt: Non ho dimenticato Elena. Voglio dire, non ne sono sicuro, ma... andare in quella direzione significare incasinare le cose e perdere tutto questo. E il nostro rapporto è l'unica cosa bella che ho in questo momento. Quindi se non dovesse funzionare, ti deluderei e ti farei del male, e non voglio. - Caroline: È un bel problema, Matt, perché tu sei passato al livello successivo. Da solo. Ti sei immaginato il tutto e hai deciso di lasciar perdere prima ancora di provarci. Quindi, questo nostro bel rapporto, non temere di perderlo, perché non esiste più.
- Caroline: Sul serio? - Matt: Parli con me? - Caroline: Vedi qualcun altro qui intorno? - Matt: Hai bisogno di qualcosa? - Caroline: Sei arrabbiato con me, per caso? - Matt: No, Caroline, non sono arrabbiato. - Caroline: Allora perché sei così strano? - Matt: No, sto lavorando. - Caroline: Mi stai evitando. - Matt: No, ho un tavolo da pulire. Sai, il genere di cose che fanno gli atleti falliti per guadagnarsi da vivere.
- Damon: Perché dovrei fidarmi di te? - Stefan: Ecco il tuo problema, Damon. Tu vedi i tuoi difetti negli altri. Se il passato ti ha insegnato qualcosa, c'è solo un bugiardo tra noi due.
- Bailey: Gira i tacchi e allontanati. - Derek: Da cosa? - Bailey: Dalla mia specializzanda (riferito a Meredith) - Derek: Ma io non stavo... - Bailey: Eccome se stavi. Senti, non puoi farlo, non ne hai il diritto. Non più ormai. - Derek: Voglio solo sapere se sta bene. - Bailey: Non sta bene. È un incidente stradale vivente e tutti rallentano per guardarne i rottami. Però cerca di cavarsela al meglio e reagisce. Lo so che non puoi accorgertene perché ci stai dentro ma credimi ora non puoi aiutarla, peggioreresti solo le cose. Vattene. Falla riprendere.
[Marco torna a casa la sera dopo che Eva l'ha cercato tutto il giorno senza avere sue notizie, lei gli va incontro] - Eva: Marco! Ma dove sei stato tutto il giorno? Mi hai fatto morire di paura! - Marco: No, non ti preoccupare amore. Ti amo! Ti amo! [Marco la bacia]. - Eva: Cosa? - Marco: Ti amo da morire! [Si nascondono] - Eva: Tutto a posto niente! Dove sei stato tutto il giorno? Dimmelo! - Marco: Ho camminato e ti ho pensato un sacco. - Eva: Davvero? - Marco: Sono anche rimasto bloccato in un ascensore. Ti ho anche comprato una cosa. - Eva: Cosa? [Marco prende una scatolina e gliela porge] Cos'è? - Marco: Aprilo! Dentro ci troverai tutto quello che ho fatto oggi! [Eva apre la scatola, c'è una collana con un ciondolo a forma di cuore]. È il mio per te, lo vuoi? [Eva sorride e lo bacia]
- Eva: A che pensi? - Marco: A quanto sono stato stupido. - Eva: Ma davvero non te n'eri accorto... che ero innamorata di te? - Marco: Non lo so, oddio, qualche dubbio ce l'ho avuto, poi se penso al tuo sorriso sul traghetto effettivamente... Poi però sei sparita! - Eva: Per forza, sei inciampato sulle labbra di Rachele! - Marco: Forse ti stavo cercando talmente tanto che non riuscivo più a capire il punto da cui ero partito. - Eva: Perché cercando? Scusa da quando... Insomma, da quand'è che ti piacevo? - Marco: Dal matrimonio dei nostri genitori, tu ridevi di felicità e avevi le gote rosse, metà di trucco, metà d'imbarazzo, e quando hai visto. Che ti stavo guardando, sei diventata seria in un attimo. Ed io ho sentito come una cosa qua, come se avessi bevuto un bicchiere di aceto, e lì ho capito che volevo stare con te! E tu invece? Quando l'hai capito? - Eva: Boh, non lo so! Non mi ricordo, beh non era importante evidentemente. - Marco: E dai! - Eva: Va bene. Forse al concorso, ti ricordi? - Marco: Certo che mi ricordo! - Eva: Io stavo dietro il vetro della radio e ti ascoltavo da lì e per un attimo ho sperato che la stessi cantando per me. - Marco: Eva, ma io stavo cantando per te! - Eva: Davvero? - Marco: Te lo giuro! [Si baciano]