Questo film girato a Berlino nell'estate del 1947 non vuole essere che un quadro obiettivo e fedele di questa immensa città semidistrutta in cui tre milioni e mezzo di persone trascinano un'esistenza spaventosa, disperata, quasi senza rendersene conto. Vivono nella tragedia come nel loro elemento naturale, ma non per forza d'animo o per fede: per stanchezza.
Non si tratta di un atto di accusa contro il popolo tedesco e neppure di una difesa. Una serena constatazione di fatti. Ma se qualcuno dopo aver assistito alla storia di Edmund Kolher penserà che bisogna fare qualcosa, che bisogna insegnare ai bambini tedeschi a riamare la vita, allora la fatica di chi ha realizzato questo film avrà avuto una grande ricompensa.
dal film "Germania anno zero" di Roberto Rossellini
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