Scritta da: Martina
- Rochester: Io vi offro la mia mano, il mio cuore. Jane, vi chiedo di trascorre la vita al mio fianco. Noi due siamo simili, uguali. Volete sposarmi?
- Jane: Cos'è, una farsa?
- Rochester: Dubitate di me?
- Jane: Interamente. Voi sposerete la signorina Ingraam.
- Rochester: La signorina Ingraam? È lei la macchina senza sentimenti. Io voglio voi, creatura rara e celestiale. Povera e oscura come siete. Vi prego, accettatemi come marito. Devo avervi per me.
- Jane: Volete che sia vostra moglie.
- Rochester: Si, ve lo giuro.
- Jane: Voi mi amate.
- Rochester: Vi amo.
- Jane: Allora vi sposerò.
dal film "Jane Eyre" di Gary Fukungaga
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    Scritta da: Martina
    - Rochester: In primavera sono tornato a casa con il cuore dolente e l'anima appassita, e ho incontrato una dolce sconosciuta la cui compagnia mi rallegra. Con lei sento di poter rinascere in una maniera più alta e più pura. Ditemi, sono giustificato a scavalcare un ostacolo di formalità per averla?
    - Jane: Esiste un ostacolo?
    - Rochester: Un mero impedimento convenzionale.
    - Jane: Ma quale può essere? Se nutrite un affetto, signore, una dote non può esservi di impedimento. E se la donna è di nobili stirpe e sembra ricambiare il vostro sentimento...
    - Rochester: Jane, di chi credete stia parlando?
    - Jane: Della signorina Ingraam.
    - Rochester: Io sto chiedendo cosa farebbe Jane eyer per garantire la mia felicità.
    - Jane: Farei qualunque cosa per voi, signore. Qualunque cosa sia giusta.
    - Rochester: Jane... voi mi trafiggete. Sento di potervi parlare ora della mia amata. L'avete incontrata, la conoscete. È una persona rara, fresca, fiorente, senza alcuna macchia. Mi rigenererà, farà di me un uomo migliore.
    dal film "Jane Eyre" di Gary Fukungaga
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      Scritta da: Martina
      - Rochester: Avanti parlatemi. Vorrei soltanto farvi uscire dal vostro guscio. Avete l'aria di chi si trova in un altro mondo. Non voglio trattarvi come un'inferiore.
      - Jane: Eppure mi comandate di parlare.
      - Rochester: Siete ferita dal tono del mio comando?
      - Jane: Pochi padroni si preoccuperebbero di sapere se i loro subordinati siano feriti dai loro comandi.
      - Rochester: Subordinati. Dimenticavo lo stipendio... visto che ricevete uno stipendio, potreste parlare con me da pari? Senza pensare che la richiesta nasca dall'insolenza?
      - Jane: Non scambio mai la famigliarità con l'insolenza. La prima non mi dispiace, l'altra... nessuna persona libera dovrebbe accettarla.
      - Rochester: Sciocchezze.
      - Jane: Neppure per uno stipendio.
      - Rochester: Molte persone libere accetterebbero ogni cosa per uno stipendio, ma vi stringo mentalmente la mano per la risposta. Non esistono 3 giovani governanti su 3000 che mi risponderebbero così.
      - Jane: Non avete passato molto tempo in nostra compagnia. Sono un semplice uccellino uguale a tutte le altre, con una comune triste storia.
      dal film "Jane Eyre" di Gary Fukungaga
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