- Rochester: In primavera sono tornato a casa con il cuore dolente e l'anima appassita, e ho incontrato una dolce sconosciuta la cui compagnia mi rallegra. Con lei sento di poter rinascere in una maniera più alta e più pura. Ditemi, sono giustificato a scavalcare un ostacolo di formalità per averla?
- Jane: Esiste un ostacolo?
- Rochester: Un mero impedimento convenzionale.
- Jane: Ma quale può essere? Se nutrite un affetto, signore, una dote non può esservi di impedimento. E se la donna è di nobili stirpe e sembra ricambiare il vostro sentimento...
- Rochester: Jane, di chi credete stia parlando?
- Jane: Della signorina Ingraam.
- Rochester: Io sto chiedendo cosa farebbe Jane eyer per garantire la mia felicità.
- Jane: Farei qualunque cosa per voi, signore. Qualunque cosa sia giusta.
- Rochester: Jane... voi mi trafiggete. Sento di potervi parlare ora della mia amata. L'avete incontrata, la conoscete. È una persona rara, fresca, fiorente, senza alcuna macchia. Mi rigenererà, farà di me un uomo migliore.
dal film "Jane Eyre" di Gary Fukungaga
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