Scritta da: Jade S
in Frasi di Film » Drammatico
Vivi la tua vita intensamente prima che tutto finisca... perché dopo saremo cibo per i vermi e concime per i fiori...
dal film "L'attimo fuggente" di Peter Weir
Vivi la tua vita intensamente prima che tutto finisca... perché dopo saremo cibo per i vermi e concime per i fiori...
Carpe Diem. Cogliete l'attimo, ragazzi. Rendete straordinarie le vostre vite.
Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete sussurrare il loro monito. Avanti, avvicinatevi. Ascoltate, lo sentite? – Carpe – lo sentite? – Carpe, carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita!
"O Capitano, mio capitano! " Chi conosce questi versi? Non lo sapete? È una Poesia di Walt Whitman, che parla di Abramo Lincoln. Ecco, in questa classe potete chiamarmi professor Keating o se siete un po' più audaci, "O Capitano, mio Capitano".
Venite amici, che non è tardi per scoprire un nuovo mondo.
Io vi propongo di andare più in là dell'orizzonte, e se
anche non abbiamo l'energia, che in giorni lontani mosse la
terra e il cielo, siamo ancora gli stessi, unica ed eguale
tempra d'eroici cuori, indeboliti forse dal fato, ma con
ancora la voglia di combattere, di cercare, di trovare
e di non cedere.
Oh me, oh vita!
Domande come queste mi perseguitano,
infiniti cortei d'infedeli,
città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo,
oh me, oh vita!
Risposta
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l'identità.
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
Quale sarà il tuo verso!
Prof. Keating: "Il linguaggio si è sviluppato con uno scopo e cioè di? Forza Anderson"
Anderson: [scena muta]
Prof. Keating: "Allora? È un uomo o un'ameba? Vediamo... Perry?"
Perry: "Emm di comunicare?"
Prof. Keating: "No! Di rimorchiare le donne!"
Insegnare a me l'amore, ragiona con la testa piuttosto. Io sono già maestro solo, il Dio dell'amore se ne esiste veramente uno ha imparato l'amore da me.
Vidi il fiume Congo scavare con la testa, e una lingua d'oro tagliare la foresta!
Era una notte buia e gelida, e una vecchia signora che aveva la passione di costruire puzzle, se ne stava seduta in salotto, al suo tavolo a completare il suo nuovo puzzle, ma mentre metteva i pezzi insieme, si accorse, con grande stupore che l'immagine che si formava era quella del suo salotto e la figura al centro del puzzle una volta composta era lei stessa; con le mani tremanti sistemò allora gli ultimi quattro pezzi, e fissò inorridita il volto di un pazzo furioso alla finestra. L'ultima cosa che la vecchia signora udì, fu il rumore dei vetri infranti.