Step: "È nervosa?" Signora: "Da morire." Step: "Tanto, signora, se è destino è destino." Signora: "Che vuol dire?" Step: "Quello che ho detto." Signora: "Sì, ma cosa ha detto?" Step: "Ha capito benissimo." Signora: "Sì, ma speravo di non capire. Ho il terrore degli aerei." Step: "Non si era capito... Pensi che la maggior parte dei disastri aerei avviene alla partenza oppure..." Signora: "Oppure?" Step: "All'atterraggio. Cioè fra poco." Signora: "Ma che sta dicendo?" Step: "La verità, signora, bisogna sempre dire la verità."
Penso che mia madre avesse ragione, è soltanto quando qualcuno non c'è più che ti rendi conto di quante cose avresti detto, di quanti baci gli avresti dato...
Signora: "Vede, allora è facile. Quando a una ragazza le si dice che è gnocca, vuol dire che è 'buona' come quelli che ha mangiato lei." Step: "Sì, ma mi fa ridere pensarla come uno gnocco. Mi sa di... come si dice... ecco: goffo!" Signora: "E no! Lei deve pensare a quegli gnocchi con sopra il sugo caldo, quel pomodoro dolce, quelli che si sciolgono in bocca, quasi si incollano tanto che la lingua poi li deve staccare dal palato." Step: "Sì, insomma ho capito. A lei piacciono da morire gli gnocchi." Signora: "Abbastanza." Step: "Li mangia spesso?" Signora: "A Roma molto spesso. A New York non ho mai mangiato italiano, che ne so, così, per principio." Step: "Strano, dicono che ci sono un sacco di ristoranti italiani buonissimi. Oh, ecco, sta tornando la... 'gnocca'."
Step: "Allora, vuole sapere perché sono partito?" Signora: "Si." Step: "Guardi che è una storia lunga... Si chiamava Pollo, ecco. Strano nome, vero? Ecco, è l'amico che ho perso più di due anni fa. Stava sempre insieme alla sua ragazza, Pallina. Una persona troppo forte, occhi vispi, sempre allegri, fortissima, dalla battuta facile e pungente... Io invece stavo con Babi, che era la migliore amica di Pallina."
Pallina: "Cavoli, ti devo raccontare mille cose. Oh, m'avessi scritto due righe, una telefonata, una cartolina. Ma almeno il numero mio te lo ricordi?" Step: "È lì che cercavo sempre Pollo" Pallina: "Ciao Andrea. Che, ci fai entrare?" Andrea: "Certo Pallina, stai sola con il tuo amico?" Pallina: "Sì, ma sai chi è lui? Dai, è Step, ti ricordi, ti ho raccontato..." Andrea: "Come no... Cazzo, ma sono vere tutte le cose che ho sentito su di te?" Step: "Riduci al sessanta per cento e qualcosa di buono c'è." Pallina: "E modesto... Grazie Andrea". Step: "Certo che sono proprio cambiati i tempi..." Pallina: "Perché?" Step: "Ma è così che li prendono i buttafuori adesso?" Pallina: "Ma guarda, Step, che quello è uno preciso." Step: "Sì, preciso. Che vuol dire preciso? Ai bei tempi, prima di stare su una porta ti facevano vedere i sorci verdi per capire se te la cavavi o no. Sai che una volta al Green Time mi hanno detto di consegnare i soldi in una stanza in fondo... Sono entrato e mi sono piombati addosso in tre... Insomma, col cavolo che mi hanno preso i soldi. Mi sono tolto la cinghia al volo e pum! In faccia a tutti e tre. A uno l'ho preso con la fibbia e gli ho spaccato uno zigomo. Gli altri due poca roba. Ma certe sganassate in faccia. E da quel giorno ho fatto quattro mesi filati sulla porta del Green Time. 100 a sera. Era un sogno e rimorchiavi che era una meraviglia." Pallina: "Pollo aveva un segno sulla faccia sotto lo zigomo sinistro. Mi ha detto che era stata una cinghiata." Step: "Forse sarà stato il padre." Pallina: "Bugiardo. Non sei cambiato."
Step: "Si può fumare qui dentro?" Paolo: "Preferirei di no... Ma che fai, l'accendi lo stesso?" Step: "È il preferirei che ti ha fregato." Paolo: "Vedi... Sei cambiato. E in peggio."
Ciao mitico! Ma come stai? Oh, che piacere assurdo sentire la tua voce, anche se solo in segreteria. Non sai quanto mi manchi... Da morire. Roma è vuota senza di te. Ma mi hai riconosciuto, vero? Sono Pallina. Certo ormai la mia voce è un po' più da donna. Allora, ti devo raccontare una marea di cose. Da dove cominciamo? Vediamo un po'... Tanto me la posso prendere comoda, i miei stanno fuori, telefono da casa e spendo che è una meraviglia visto che mi hanno pure fatto arrabbiare. Così li punisco un po', va...
Step: "È buonissima, grazie, perfetta, fredda al punto giusto. Portata da lei poi, sembra proprio quella birra della pubblicità." Eva (hostess): "Ma mi tolga una curiosità, qual è la prima cosa che dimenticherà?" Step: "Forse com'era vestita..." Eva (hostess): "Non le piace la nostra divisa?" Step: "Molto. È che la immaginerò in maniera diversa..."