Fanny: Salve avete già scelto? Max Skinner: Credo di sì Fanny: Sicuro che non le serva più tempo? max: No, So quello che voglio. Fanny: ne è sicuro? Max: Assolutamente sì. Fanny: allora cosa le porto? Max: com'è la minestra? Fanny: non c'è più Max: Come il mio lavoro Max: il pesce? Fanny: L'abbiamo finito Max: come me con i miei alibi Fanny: Non farmi perdere tempo scegli qualcosa che abbiamo Ma: vorrei passare tutta la vita con una Dea irrazionale e sospettosa, con un assaggio di gelosia furibonda come contorno... e una bottiglia di vino che abbia il tuo sapore...e un bicchiere che non sia mai vuoto.
Commodo: "mi hanno detto... che tuo figlio strillava come una femminuccia mentre lo inchiodavano alla croce... e che tua moglie... gemeva come una puttana mentre la violentavano ancora... ancora... e ancora". Massimo: "il tempo degli onori presto sarà finito per te, principe".
- Lucilla: I ricchi matroni pagano bene, per passare la notte con i loro campioni preferiti. - Massimo: Sapevo che tuo fratello avrebbe mandato dei sicari, ma non credevo che avrebbe inviato il migliore. - Lucilla: Massimo lui non sa che sono qui. - Massimo: Mia moglie e mio figlio sono stati bruciati e crocifissi da vivi. - Lucilla: Non ne sapevo niente. - Massimo: Non mentirmi. - Lucilla: Io ho pianto per loro. - Massimo: Come hai pianto per tuo padre, come hai pianto per tuo padre. - Lucilla: Ho vissuto in una prigione di paura da quel giorno, non poter piangere tuo padre, per timore di tuo fratello, vivere nel terrore ogni momento di ogni giorno, perché tuo figlio è l'erede al trono. Sì, ho pianto. - Massimo: Mio figlio era innocente. - Lucilla: Come lo è il mio, dovrà morire anche mio figlio, perché tu possa fidarti di me. - Massimo: Cosa ti importa se mi fido di te o no. - Lucilla: Gli dei ti hanno risparmiato non lo capisci, oggi ho visto uno schiavo diventare più potente dell'imperatore di Roma. - Massimo: Gli dei mi hanno risparmiato, io sono alla loro mercé, il loro unico potere è divertire il popolo. - Lucilla: Quello è il potere, il popolo è Roma, finché Commodo lo controlla, controlla ogni cosa. Ascoltami, mio fratello a dei nemici, in prima luogo nel senato, ma poiché il popolo lo segue, nessuno ha osato levarsi contro di lui, prima di te. - Massimo: Gli si oppongono senza fare niente. - Lucilla: Ci sono politici che hanno dedicato la loro vita a Roma, un uomo più di tutti, se riesco a convincerlo, tu lo incontrerai. - Massimo: Non riesci a capire, io potrei morire qui stanotte o nell'arena domani mattina, sono uno schiavo che cosa credi che possa mai fare. [Lucilla: quest'uomo vuole quello che vuoi tu] - Massimo: Allora che uccida lui Commodo. [Lucilla: conoscevo un uomo una volta, un uomo nobile, un uomo di sani principi, che amava mio padre e che mio padre amava, quell'uomo servì bene Roma;] - Massimo: Quell'uomo non c'è più, tuo fratello ha fatto bene il suo dovere. - Lucilla: Lasciati aiutare da me. - Massimo: Si tu puoi aiutarmi, dimentica di avermi conosciuto, e non tornare mai più qui. Guardia questa donna ha finito con me.