- Seth: Ieri sera prima di andare a letto avevo un brufolo sotto la pelle pronto ad affiorare. Oggi mi sveglio ed ho la faccia liscia come il culetto di un bambino. - Ryan: E allora!? Meglio così! - Seth: Ryan, tu non cogli i segnali! - Ryan: Di mattina no. - Seth: Va tutto liscio come l'olio. Strano, no!? - Ryan: Perché? - Seth: Marissa che è tornata alla Harbor, voi due che superate il triangolo col surfista, la mia ragazza che ottiene un punteggio da favola al sat. E pensa che facciamo pure i piccioncini. - Ryan: È l'ultimo anno di liceo. È tempo di raccolta. - Seth: No, non farti illusioni. Quando le cose si mettono al meglio la rovina è dietro la porta, Ryan! - Ryan: La rovina!? - Seth: La senti? È nell'aria! Eccola, è arrivata! Ne ero sicuro! No no no, dove vai? Non vorrai aprire la porta al male! - Ryan: Se fosse il lattaio? Chi è? - Kaitlin: Sono andata a casa per fare una sorpresa a mia madre e mi ha aperto la porta un iraniano. - Ryan: Come dici? - Kaitlin: Il maggiordomo mi sono detta. Poi, ho notato i suoi sandali: Prada. Ho pensato "sarà il mio nuovo patrigno!". L'abbraccio d'istinto, con grande slancio. Ma in quel momento è arrivata sua moglie. Ora passi per l'iraniano, ma mia madre non è il tipo da multiproprietà. - Ryan: Senti, forse... - Kaitlin: Io gli dico "scusa iraniano, questa è casa mia. Che ci fai? E mia madre che fine ha fatto?". E lui mi risponde "Chi è tua madre?". Io glielo dico e lui bofonchia che ha traslocato e che la sua posta viene inoltrata qui. - Ryan: Forse hai sbagliato indirizzo. - Kaitlin: Insomma, mi fai entrare o no!? E bravo Ryan, sei rimasto il solito maleducato, vedo. - Ryan: Miseria ladra. - Seth: Miseria ladra, Kaitlin Cooper. - Kaitlin: Vicino soggetto, come stai? - Seth: Sei diversa. Insomma... cresciuta. - Kaitlin: Di tette? - Seth: No, che dici? Siii. Visto!? La rovina è donna!
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