Scritta da: Armando Laturo
in Frasi di Film » Fantasia
Dobby ha sentito della sua grandezza, signore, ma mai un mago gli ha chiesto di accomodarsi, come fosse un suo pari...
Dobby
dal film "Harry Potter e la camera dei segreti" di Chris Columbus
Dobby ha sentito della sua grandezza, signore, ma mai un mago gli ha chiesto di accomodarsi, come fosse un suo pari...
Silente: hai molte qualità in comune con Serpeverde, tuttavia il cappello parlante ti ha affidato a Grifondoro, mi sai dire perché?
Harry: perché glielo ho chiesto io.
Silente: esatto, Harry, esatto. Non sono le nostre qualità che ci dimostrano chi siamo: sono le nostre scelte.
Perfino nel mondo dei maghi sentire voci non è un buon segno.
Tu sei il debole... non conoscerai mai l'amore, né l'amicizia. E mi dispiace per te.
Tu non sei una persona cattiva Harry. Sei una persona buonissima, a cui sono capitate cose cattive. E poi il mondo non si divide in persone buone e mangiamorte. Tutti abbiamo sia luce che oscurità dentro di noi. Ciò che conta è da che parte scegliamo di agire. È questo quello che siamo.
- Harry: stavo pensando a una cosa che mi ha detto Silente; anche se ci aspetta una lotta, noi abbiamo qualcosa che Voldemort non avrà mai.
- Ron: che cosa?
- Harry: qualcosa per cui vale la pena lottare.
Le cose che perdiamo trovano sempre il modo di tornare da noi. Anche se non sempre come ce l'aspettiamo.
Non importa quanto siete simili ma quanto non lo siete!
Lumacorno: fu una studentessa a regalarmi Francis, un pomeriggio di primavera scoprii una boccia sulla mia scrivania con pochi centimetri di acqua cristallina dentro. Sulla superficie galleggiava un petalo di fiore, mentre lo guardavo affondò, poco prima di toccare il fondo... si trasformò in un pesciolino... una magia stupefacente, meravigliosa da contemplare. Il petalo proveniva da un giglio: tua madre. Il giorno in cui scesi di sotto, in cui la boccia era vuota, fu il giorno in cui tua madre... io lo so perché sei qui, ma non posso aiutarti... mi rovinerebbe
Harry: sa perché sono sopravvissuto, professore? La notte in cui ebbi questa? Grazie a mia madre, perché lei ha sacrificato se stessa, perché si è rifiutata di farsi da parte, perché il suo amore era più potente di Voldemort.
Ginny: Mamma! [Molly si affaccia dalle scale]
Molly: Dimmi, cosa c'è?
Ginny: Mi chiedevo solo quando è arrivato Harry
Molly: Cosa? Harry? Harry chi?
Ginny: Ma Harry Potter, naturalmente
Molly: Lo saprei se Harry Potter fosse in casa mia, credimi.
Ginny: Beh il suo baule è in cucina e anche la sua civetta
Molly: Ma no, cara, ne dubito seriamente
[Ron si affaccia qualche rampa più su]
Ron: Harry? Qualcuno ha detto Harry?
Ginny: Io, ficcanaso, è di sopra con te?
Ron: Certo che no, lo saprei se il mio migliore amico fosse in camera mia, no?
[arriva anche Hermione]
Hermione: Era una civetta quella che ho sentito?
Ginny: Non l'hai visto, vero? A quanto pare gironzola per casa
Hermione: Davvero?
Harry: Davvero.