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Scritta da: Christiana Davanzo
L'Upper East Side era come un'opera di Fitzerald o Thackeray. Adolescenti che si comportano da adulti, adulti che si comportano come adolescenti, segreti ben custoditi, pettegolezzi diffusi, il tutto con dei segni di ricchezza davvero opulenta. E i membri di questa società erano un'elite così ristretta che non permettevano di acquistare un biglietto di ingresso al suo interno, era un diritto di nascita, un diritto che io non avevo avuto e che tutti i miei più grandi successi non me l'avrebbero mai fatto guadagnare. Tutto ciò che potevo paragonare a quel mondo era ciò che avevo letto nei libri. Ma fu proprio questo a darmi l'idea. Se non ero nato in quel mondo forse avrei potuto scrivere di me stesso al suo interno. Avevo ascoltato molte conversazioni tanto da poter essere in grado di simulare il linguaggio delle ragazze della Constance. Ma ogni scrittore ha bisogno della sua musa e io non lo sono stato fino a quando non ho visto la foto di Serena in quel vestito bianco, quella foto mi ha fatto capire di avere qualcosa dentro di me abbastanza forte da creare una leggenda... e lanciare un sito internet. In poche settimane stavo ricevendo decine di mails con storie sugli Upper East Siders e le postavo anonimamente. E poi ho avuto di più. Presto era diventato un mostro. Tutti inviavano suggerimenti. E quando Serena è tornata dal collegio ho scritto il primo post su di me... il ragazzo solitario, l'estraneo, il perdente. Potrei essere stato uno scherzo ma almeno le persone parlavano di me.
Daniel Humphrey (Penn Badgley)
dal film "Gossip Girl" di Serie TV
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    Scritta da: Poetessa innamorata
    [Joey entra e appoggia dei documenti sulla scrivania di Pacey, il quale e seduto che riflette.]
    - Pacey: Beh, cosa ti è successo prima?
    - Joey: Come fai a conoscere quella ragazza?
    - Pacey: La giornalista? L'ho incontrata una volta... ad un ricevimento. Mesi fa. Non sapevo nemmeno il suo nome.
    - Joey: Perché questo non mi sorprende?
    - Pacey: Non ci siamo mai formalmente presentati. Voglio dire, ti avrebbe ucciso comportarti in modo più professionale oggi?
    - Joey: Avanti, Pacey. Voi ragazzi siete dei maiali. Insomma, secondo gli standard dei cavernicoli, io non sono la tipa professionale.
    - Pacey: e quale tipa saresti? La tipa che sa versare una tazza di caffè senza imbrattarlo su tutti i muri? Perché tu non fai parte di quel genere.
    - Joey: Questo è tutto quello che un'assistente è per te? Solo una pollastrella che versa del caffè.
    - Pacey: Non avevo capito che volessi intraprendere la carriera da assistente.
    - Joey: Perché pensi che Rich abbia licenziato Marcy? Perché ha superato i 30 anni. Hai mai notato tutte le altre assistenti che lavorano qui?
    - Pacey: Credo non esista un modo giusto per rispondere a questa domanda.
    - Joey: Sembrano tutte quante delle ragazze della rivista Maxim.
    - Pacey: Immagino di non essermene mai accorto. Perché quando entro qui, faccio il mio lavoro. Che andava abbastanza bene fino a quando sei venuta qui e mi hai sabotato.
    - Joey: Sii realistico, Pacey. Tutto quello che chiedo è solo un po' di rispetto, un po' di gentilezza umana.
    Pacey: Ma, vedi, è proprio questo il punto. Io non devo rispettarti o essere gentile con te. Tu sei la mia segretaria.
    - Joey: Oh, questo è il punto? Tu, regredito—
    - Pacey: Donna! Mi stai torturando la testa. Potresti accettare questa situazione temporanea e arrivare con un sorriso e con un po' più di grazia?
    - Joey: No. No se è così che hai intenzione di trattare le tue future assistenti. Francamente, Pacey inizio a capire il tuo sopranome.
    - Pacey: Quale sopranome?
    - Joey: Qui ti chiamano Sciocco.
    - Pacey: Chi mi chiama Sciocco?
    - Joey: Penso sarebbe non professionale per me divulgare questa informazione.
    - Pacey: Dove era la tua professionalità quando stavi versando la crema sulla gamba della giornalista?
    - Joey: Oh, per favore. Non dire "giornalista" come se non avessi stampato a fuoco il nome di quella ragazza nella tua memoria.
    - Pacey: Sai, non penso che questa sia l'arena più appropriata per dare sfogo alla tua gelosia.
    - Joey: Gelosia!? Niente affatto. Ok, si. Potrei aver avuto una specie di lapsus psicotico, ma è stato strano, davvero, perché io... perché dovrei essere gelosa?
    - Pacey: Non lo so.
    - Joey: Non è che tu non sia mai rimasto attratto dal genere d'affari sagaci, vero?
    - Pacey: Beh, ma che importa? Perché tu non sei gelosa. Giusto? Sai una cosa? Mi piacerebbe mettere per iscritto delle scuse. Prenderesti una lettera?
    [Joey lo guarda e vede Pacey con uno sguardo serio.]
    - Pacey: Avrai bisogno anche di una penna e un foglio.
    [Lui le passa una penna ed un blocchetto per gli appunti.]
    - Pacey: Cara... Signorina... Shaw... è stato... meraviglioso... [Joey si siede in una poltrona là accanto e comincia a scrivere.] incontrarla questo pomeriggio. No, no. Torna indietro. È stato incantevole incontrarla di nuovo. In ogni caso, mi piacerebbe cogliere quest'opportunità per scusarmi del comportamento della mia segretaria. [Lui si alza e si avvicina a Joey mentre continua a dettarle la lettera.] Perché lei è nuova... e molto inesperta.
    [Joey si alza e ora sono uno di fronte all'altra.]
    - Joey: Ho perso l'ultima parte. Era qualcosa di stupido seguito da qualcosa di insensato.
    [i due si fissano, allora Joey lascia cadere i fogli e la penna, poi i due iniziano a baciarsi appassionatamente e si sdraiano sopra il divano, quando Rich entra nell'ufficio.]
    - Rich: Sto andando via, Witter.
    [Joey e Pacey si fermano e lo guardano.]
    - Rich: Oddio, amico. Almeno io con la mia ho aspettato una settimana.
    [Rich scuote la testa e va via, e Pacey guarda Joey.]
    - Pacey: Maiali. Siamo tutti maiali.
    - Joey: Mm-hmm.
    Pacey Witter (Joshua Jackson), Josephine "Joey" Potter (Katie Holmes)
    Puntata 6.17
    dal film "Dawson's Creek" di Serie TV
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