Non volevo provare niente, mai più. Ma qualcuno... continuava a dirmi che andava bene provare sentimenti... non importava quanto facessero male. Che sono i nostri sentimenti a renderci umani... buoni o cattivi... e di non perdere mai la speranza.
E quella mattina decidi di non essere più te stesso, decidi di essere diverso per te stesso e per lui che è lì che ti guarda e ti sorride. E nei suoi occhi tu vedi il mare, quel mare da cui farti travolgere e cullare; vedi l'inferno ed il paradiso dell'amare e dell'essere amati. Ma nei suoi occhi c'è la magia di quel sogno che nonostante tutto è ancora lì latente dentro di te che grida per venire fuori. E tu lo ascolti allora quel grido, lo ascolti per non essere più uno di quelli che cammina per le vie di questa città troppo ferito per ammettere che un fiore può ancora nascere dalle ceneri di un dolore. Decidi di avere il coraggio di amare per arrivare lassù dove solo chi osa può arrivare, lassù, tre metri sopra il cielo.
Di una cosa sono sicuro. Non potrà amarla come l'amavo io, non potrà adorarla in quel modo, non saprà accorgersi di tutti i suoi dolci movimenti, di quei piccoli segni del suo viso. Era come se solo a lui fosse concesso vedere, conoscere il vero sapore dei suoi baci, il reale colore dei suoi occhi, quel dolce svegliarsi, aprirli, quello sbattere di ciglia, le sue espressioni. Nessun uomo mai potrà vedere ciò che ho visto io. Lui meno di tutti. Lui reale, crudo, materiale. Lo disegnò così, incapace di amarla, desideroso solo del suo corpo, incapace di vederla veramente, di capirla, di rispettarla. Lui non si sarebbe divertito a quei dolci capricci. Lui non avrebbe amato anche la sua piccola mano, le sue unghie mangiate, i suoi piedi leggermente cicciotti, quel piccolo neo nascosto, non poi così tanto. Forse lo avrebbe visto si, che terribile sofferenza, ma non sarebbe mai stato capace di amarlo. Non così tanto come aveva fatto lui, allora scoprendolo per primo, oggi semplicemente ricordandolo. La tristezza si impadronì dei suoi occhi.
Presente la maionese? Sì, quella nelle vaschette del fast-food, che premi i tubi e viene fuori. Credo che non c'è niente di più difficile da fare; mettere insieme uova, limone, sale e olio. Credimi, forse è più facile innamorarsi di qualcuno che non pensavi mai e poi mai che ti sarebbe piaciuto. Davvero la maionese è così. Può impazzire da un momento all'altro: un istante sembra perfetta, e l'istante dopo tutti gli ingredienti se ne stanno per i fatti loro. Ma se ci riuscite non c'è niente che potrà fermarvi.
L'amore è fragile, e noi non sempre sappiamo prendercene cura, improvvisiamo e cerchiamo di fare del nostro meglio, sperando che possa sopravvivere contro ogni avversità...