Ti colpiscono sbucando dal nulla. Quando le cose brutte arrivano, arrivano all'improvviso, senza avvertire. È raro vedere che la catastrofe si avvicina. Non importa quanto ci prepariamo ad affrontarla. Facciamo del nostro meglio, ma a volte non è abbastanza. Allacciamo le cinture, indossiamo il casco, scegliamo strade illuminate... cerchiamo di difenderci. Cerchiamo di proteggerci con tutte le forze, ma non fa alcuna differenza. Perché quando e cose brutte arrivano sbucano dal nulla. Le cose brutte arrivano all'improvviso, senza avvertire. Ma dimentichiamo che, a volte, arrivano così anche le cose belle.
Io disseziono ogni piccola cosa e a volte mi espongo troppo, ma almeno ho dei sentimenti. Tu credi di essere forte perché le donne per te sono intercambiabili. Tu sicuramente non soffrirai, non ti renderai ridicolo, ma così non t'innamorerai mai. Tu non sei forte tu sei solo Alex... io farò una serie infinita di cazzate ma so di essere più vicina all'amore di quanto non lo sia tu.
Mentre cresciamo ci insegnano tante cose: se un ragazzo ti dà un pugno gli piaci, non tagliarti i capelli da sola, un bel giorno incontrerai un uomo meraviglioso e anche per te ci sarà il lieto fine. Ogni film che vediamo, ogni storia che ci viene raccontata ci insegna di aspettare questo... la svolta del terzo atto, la dichiarazione d'amore inaspettata, l'eccezione che conferma la regola, ma a volte siamo totalmente concentrati sulla ricerca del lieto fine che non riusciamo ad interpretare i segnali, a riconoscere chi ci vuole da chi non ci vuole, chi resterà da chi andrà via. E forse nel lieto fine non è compreso un uomo meraviglioso, forse sei tu, da sola, a rimettere insieme i pezzi ed a ricominciare... per liberarti nell'attesa che arrivi qualcosa di meglio nel futuro. Forse il lieto fine è solo... andare avanti. O forse il lieto fine è questo sapere che nonostante le telefonate non ricevute e il cuore infranto, nonostante tutte le figuracce e i segnali male interpretati, nonostante i pianti e gli imbarazzi... non hai mai e poi mai perso la speranza.
È questo che succede con gli obiettivi. Quando ci concentriamo troppo sul risultato, ci perdiamo il divertimento del viaggio. Ci perdiamo la deviazione che ci porterà a qualcosa di ancor più gratificante. Ci piace stabilire degli obiettivi perché ci danno la sensazione di avere il controllo. Ma il controllo è solo un'illusione. Perché a volte a terra gira e dobbiamo cavarcela nel posto in cui siamo finiti, che sia sulla terra o no.
Il più delle volte quello che vogliamo, quello che più desideriamo, lo teniamo ben nascosto dentro di noi. Qualcosa di tanto importante e speciale tanto da aver paura di lasciarlo andare. È il nostro piccolo segreto ed è per questo che viene custodito, per non ferirsi. Forse, dobbiamo lasciar uscire questi segreti per poter vivere veramente. Le conseguenze di questi segreti si rivelano molte volte difficili, a volte possono essere sorprendenti e persino inevitabili. Non mi era stata alcuna scelta ma ero sollevata nel realizzare che tutti i miei segreti erano allo scoperto. E anche se ero spaventata ero anche confortata di non dover più nascondere i miei sentimenti. Non era molto, ma era un inizio.
Una ragazza non dimentica mai il primo ragazzo che le piace, anche se le cose non vanno tanto bene, ma di solito c'è lì qualcuno che offre perle di saggezza. Ed è fatta, è così che iniziano i nostri problemi! Sapetete che vuol dire questo? Che siamo tutte incoraggiate anzi programmate a pensare che se un uomo si comporta come un perfetto stronzo vuol dire che gli piacciamo! Perché ci raccontiamo queste stronzate? Possibile che sia perché abbiamo troppa paura ed è troppo difficile dire l'unica verità che è davanti agli occhi di tutti e che non vogliamo vedere?
Ogni tempesta ha una sua fine. Una volta che tutti gli alberi sono stati sradicati, una volta che tutte le case sono state demolite, il vento si calmerà, le nuvole se ne andranno, la pioggia si fermerà, il cielo si schiarirà in un istante. E solo allora, in quei momenti di quiete dopo la tempesta, capiamo chi è stato abbastanza forte da sopravvivere.
C'è una grossa differenza tra una vacanza e un viaggio: in vacanza ti riposi sotto l'ombrellone dopo un faticoso anno di lavoro, sei come anestetizzato dal relax, e passi il tempo a ripeterti che devi assolutamente divertirti. Fai cose inutili come le parole crociate e il sudoku, mangi enormi fette di anguria, ti cospargi di creme abbronzanti... durante un viaggio invece non te ne frega niente di riposarti, ti nutri di quello che vedi, impari nuove lingue, ti interessi alla vita di persone che forse non rivedrai mai più, in una parola sola... vivi!