Tuo padre era un uomo in gamba, crescere senza di lui sarà dura, farà male, ti sentirai solo. "Come in mare aperto senza terra in vista" ricordati, il suo sangue scorre nelle tue vene, il codice che ne ha fatto l'uomo che è stato, è lo stesso codice che farà di te un uomo. La sua forza, i suoi valori, vivono in te, come personaggi di quegli strani dipinti, che tuo padre ammirava, noi siamo uomini fatti a forma di scatola, che contengono sconfitte, trionfi, dolore, speranza e amore. Nessuno è più forte di colui che sa controllare le sue emozioni, e il suo passato. Sfruttale per scrivere la lettera, più importante della tua vita. "Al tenente engel"
Prima di morire, tuo padre mi chiese, di consegnarti questa poesia del capo indiano Tecumseh, un uomo che ammirava molto. Gli dissi che ne avrei fatto un aeroplanino di carta, e credo sia quello che sto facendo, portandola da Lui a Te. Vivi in modo che la paura della morte, non entri mai nel tuo cuore. Non attaccare nessuno per la sua religione, rispetta gli altri e le loro idee, e chiedi che essi rispettino le tue. Ama la tua vita, migliorala sempre, e rendi belle le cose che ti da. Cerca di vivere a lungo, e di servire il tuo popolo, e quando arriverà il tuo momento, non essere come quelli, i cui cuori tremano, e gli occhi piangono, e pregano per poter avere ancora un po' di tempo, per vivere in maniera diversa. Canta la tua ultima canzone, e muori come un eroe, che torna a Casa.
Ho sempre creduto nei numeri. Nelle equazioni e nella logica che conduce al ragionamento. Dopo una vita vissuta in questi studi, io mi chiedo: cos'è veramente la logica? Chi decide la ragione? La mia ricerca mi ha spinto attraverso la fisica la metafisica, mi ha illuso e mi ha riportato indietro. Ed ho fatto la mia più importante scoperta della mia carriera. La più importante scoperta della mia vita. È soltanto nelle misteriose equazioni dell'amore chi si può trovare ogni ragione logica. Io sono qui grazie a te. Tu sei la ragione per cui io esisto. Tu sei tutte le mie ragioni.
Quel giorno mi sono svegliata e ho indossato il mio 28º vestito. Sono andata a un matrimonio dove nessuno mi ha chiesto di tenere il bouquet, di piegare un segnaposto, o di reggere il vestito mentre faceva pipì... Era tutto perfetto!... e non mi importava niente, perché, in quel momento, l'unica cosa di cui mi importava era la persona che mi aspettava all'altare e mi stava guardando come avevo sempre sperato...
Quando perdi qualcuno che ti è caro, spendi molte energie nel tentativo di reagire nella maniera giusta... ma non esiste una maniera giusta! Forse il modo migliore per onorare la memoria di chi se n'è andato è... continuare a vivere!