Scritta da: atta16
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Novantanove scimmie saltavano sul letto, una cadde in terra e si ruppe il cervelletto...
Kronk
dal film "Le follie dell'imperatore" di Mark Dindal
Novantanove scimmie saltavano sul letto, una cadde in terra e si ruppe il cervelletto...
La fede è un uccellino blu che vedi distante, è vero e sicuro come un astro brillante, non puoi averlo o comprarlo, non si fa catturare però c'è, ed è proprio lui che fa tutto avverare.
Ci provi e fallisci; ci provi ancora e fallisci di nuovo, ma il vero fallimento è quando smetti di provare.
Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, un giovane principe viveva in un castello splendente. Benché avesse tutto quello che poteva desiderare il principe era viziato, egoista e cattivo. Accadde però che una notte di inverno una vecchia mendicante arrivò al castello e offrì al principe una rosa in cambio di un riparo dal freddo pungente. Lui, che provava repulsione per quella vecchia dal misero aspetto, rise del dono e la cacciò. Ma lei lo avvertì di non lasciarsi ingannare dalle apparenze, perché la vera bellezza si trova nel cuore. Il principe la respinse di nuovo e in quel momento la bruttezza della mendicante si dissolse ed apparve una bellissima fata. Il principe si scusò, ma era troppo tardi, perché lei aveva visto che non c'era amore nel suo cuore e per punirlo lo tramutò in un orrenda bestia e lanciò un incantesimo sul castello e su tutti i suoi abitanti. Vergognandosi del suo aspetto mostruoso la bestia si nascose nel castello con uno specchio come unica finestra sul mondo esterno. La rosa che gli aveva offerto la mendicante era davvero una rosa incantata e sarebbe rimasta fiorita fino a quando il principe avesse compiuto 21 anni. Se avesse imparato ad amare e a farsi amare a sua volta prima che fosse caduto l'ultimo petalo, l'incantesimo si sarebbe spezzato; in caso contrario sarebbe rimasto una bestia per sempre. Con il passare degli anni il principe cadde in preda allo sconforto e perse ogni speranza... chi avrebbe mai potuto amare una bestia?
- Fanny Brawne: Potete dire qualcosa dell'arte della poesia?
- John Keats: L'arte della poesia è una carcassa, un'impostura. Se la poesia non nasce naturalmente come le foglie su un albero, allora è meglio che non nasca affatto.
- Fanny Brawne: Ancora non so come comprendere una poesia...
- John Keats: Una poesia deve essere compresa attraverso i sensi: lo scopo di tuffarsi in un lago non è di nuotare immediatamente a riva, ma restare nel lago, assaporare la sensazione dell'acqua. Non si comprende il lago, è un'esperienza al di là del pensiero. La poesia lenisce l'animo e lo incita ad accettare il mistero.
- Erano così tanti che gli ho solo dato quello che volevano.
- Già... ma da quando in qua le persone sanno quello che vogliono?
Io voglio che voi invitiate il si nella vostra vita, perché il si, a sua volta, vi risponderà si! Quando voi dite si, entrate nella sfera del possibile!
Creedy: Abbiamo controllato questo posto... Non hai niente! Niente a parte i tuoi diabolici coltelli e le tue belle mossette di Karate! Noi abbiamo le armi...!
V: No... voi avete la speranza che quando le vostre pistole saranno scariche non sarò più in piedi, sennò sarete tutti morti prima di aver ricaricato...
È strano... com'è possibile che tu sia una delle esperienze più importanti che mi siano capitate, senza che sappia nulla di te? Non so dove sei nato, chi erano i tuoi genitori, se avevi fratelli, sorelle, non so nemmeno che aspetto hai veramente!