Svegliarsi la mattina con i primi raggi del sole, la sveglia che suona alle sette. La mamma che grida dal corridoio "alzati Bunny è ora!" e io mezza addormentata che rispondo "ancora cinque minuti". Correre come una disperata, senza neanche aver fatto colazione, per prendere l'autobus. Arrivare in ritardo. Entrare in classe. Essere costretti ad andare in presidenza. Studiare. Studiare. E poi prendere dei brutti voti. E dopo le lezioni, andare con le amiche a prendere un gelato. Guardare con occhi estasiati le vetrine dei negozi del centro. È questa la vita che voglio, voglio una vita così. Sono queste le piccole cose che mi rendono felice.
Lo so che ti sembra smielato ma l'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: "Buttati a capofitto! Trovati qualcuno che ami alla follia e che ti ami alla stessa maniera!" Come trovarlo? Bè, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh, equivale a non vivere. Ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto.
Siamo tutti convinti di saperlo dominare il male, e in linea di massima, è vero, riusciamo a soffocare ogni impulso che ci grida di uccidere, è quasi come se avessimo una specie di immunità. Ma esistono fattori imprevisti, meteore che ci devastano l'esistenza, tragedie, disgrazie, e ci rendono vulnerabili, indeboliscono l'immunità al male... Così tutto a un tratto, con le barriere naturali logori e sfibrate, il male attecchisce e prende il sopravvento.