Caro amico, Non so se avrò il tempo di scrivere altre lettere, perché forse sarò troppo impegnato a cercare di partecipare. Quindi se questa dovesse essere l'ultima lettera voglio che tu sappia che non stavo per niente bene prima di cominciare il liceo e tu mi hai aiutato, anche se non sapevi di cosa parlavo o non conoscevi nessuno che beva questi problemi, non mi hai fatto sentire solo perché io so che ci sono persone che dicono che queste cose non esistono e che ci sono persone che quando compiono 17 anni dimenticano com'era averne 16. So che queste un giorno diventeranno delle storie e che le nostre immagini diventeranno vecchie fotografie, e noi diventeremo il padre o la madre di qualcuno. Ma qui adesso, questi momenti non sono storie questo sta succedendo. Io sono qui e sto guardando lei. Ed è bellissima. Ora lo vedo il momento in cui sai di non essere una storia triste. Sei vivo e ti alzi in piedi, vedi le luci sui palazzi e tutto quello che ti fa restare a bocca aperta e senti quella canzone su quella strada con le persone a cui vuoi più bene al mondo e in questo momento te lo giuro noi siamo infinito.
Signor Van Houten, io sono una brava persona ma uno scrittore di merda, lei è una persona di merda ma un bravo scrittore, penso che insieme faremmo una bella coppia. Non voglio chiederle favori ma se ha tempo, e da quanto ho visto ne ha molto, per favore mi corregga questo: è un elogio funebre per Hazel. Lei mi ha chiesto di scriverne uno e io ci provo, solo che ci vorrebbe un po' di stile. Vede il fatto è che tutti vogliamo essere ricordati ma Hazel è diversa. Hazel conosce la verità, non voleva un milione di ammiratori, ne voleva uno, e lo ha avuto. Forse non è stata amata da molti ma è stata amata profondamente e questo non è più di quanto aspetti a molti di noi. Quando Hazel stava male io sapevo già di dover morire ma non ho voluto dirglielo. Lei era in terapia intensiva e sono sgattaiolato dentro e per dieci minuti sono stato accanto a lei prima che mi beccassero. Aveva gli occhi chiusi, era pallida, ma le mani erano ancora le sue mani, ancora calde, e le unghie erano dipinte di un colore blu notte, e io le ho tenute tra le mie e mi sono forzato di immaginare un mondo senza di noi e che mondo senza valore sarebbe stato. È così bella, non ti stanchi mai di guardarla, non ti preoccupi se è più intelligente di te perché sai che lo è, è spiritosa senza essere cattiva. Io la amo, Dio se la amo, sono così fortunato di amarla Van Houten. Non puoi scegliere di non soffrire a questo mondo però puoi scegliere per chi soffrire e a me piace la mia scelta. Spero che a Hazel piaccia la propria. Okay Hazel Grace?
Buongiorno. È un onore essere qui oggi. La poetessa elisabeth bishop una volta ha scritto "l'arte di perdere non è difficile da imparare". Così tante cose sembrano pervase dall'intenzione di essere perdute che la loro perdita non è un disastro. Non sono una poetessa. Sono una persona che convive con l'esordio precoce dell'alzehimer e, in quanto tale, mi trovo ad apprendere l'arte del perdere ogni giorno. Perdo l'orientamento, perdo degli oggetti, perdo il sonno ma soprattutto perdo i ricordi. In tutta la mia vita ho accumulato una massa di ricordi che sono diventati in un certo senso più preziosi tra tutti i miei averi. La sera in cui ho conosciuto mio marito, la prima volta in cui ho tenuto tra le mani un libro, la nascita dei miei figli, le amicizie che ho fatto, i viaggi per il mondo. Tutto quello che ho accumulato nella vita, tutto quello per cui ho lavorato con tanto impegno ora inesorabilmente mi. Viene strappato via. Come potete immaginare o anche come sapete questo è atroce. Ma c'è ancora di peggio. Chi ci può più prendere sul serio quando siamo così di santi da quello che eravamo? Il nostro strano comportamento e il nostro parlare incespicante cambia la percezione che gli altri hanno di noi e la nostra percezione di noi stessi. Noi diventiamo ridicoli, incapaci, comici ma non è questo che noi siamo. Questa è la nostra malattia e come qualunque malattia ha una causa, ha un suo progredire e potrebbe avere una cura. Il mio più grande desiderio è che i miei figli, i nostri figli, la prossima generazione non debba affrontare quello che sto affrontando. Ma tornando all'oggi sono ancora viva. So di essere viva. Ho delle persone che amo profondamente, ho delle cose che voglio fare nella vita. Me la prendo con me stessa perché non riesco a ricordarmi le cose ma ho ancora dei momenti nella giornata di pura allegria, di gioia e vi prego non pensate che io stia solo soffrendo. Seppure sto soffrendo io mi sto battendo sto lottando per restare parte della realtà, per restare in contatto con quella che ero una volta. Così "vivi il momento" è quello che mi dico. È davvero tutto quello che posso fare vivere il momento è non massacrarmi più del necessario per imparare l'arte di perdere. Una cosa che cercherò di conservare è il ricordo di aver parlato qui oggi. Se ne andrà lo so che se ne andrà. Potrebbe essere già sparito domani. Ma è talmente importante per me parlare qui oggi come la mia vecchia ambiziosa me stessa che era tanto affascinata dalla comunicazione. Grazie di questa opportunità. Ha un importanza enorme per me. Grazie.
- Mi vuoi dire perché fai questo? - Che cosa il matrimonio? - No, fai sempre in modo che gli altri siano felici. Però tu hai rinunciato già a troppe cose. - Non è così. La mia non è stata una scelta fra te e Jacob. È stata una scelta fra chi dovrei essere e chi sono. Io mi sono sempre sentita fuori posto, come se continuassi a inciampare in tutta la vita. Io non mi sento normale, perché non sono normale e nemmeno voglio esserlo. Ho dovuto affrontare il dolore, la sconfitta e la morte nel tuo mondo eppure non mi sono mai sentita così forte e più viva e più me stessa, perché era anche il mondo a cui voglio appartenere.
Avviene qualcosa di magico quando balliamo. Tutto si allinea. Il mondo è in perfetta sincronia e in quel momento ci sentiamo pienamente vivi. Ma per essere ballerini nella vita bisogna attraversare esperienze non tanto magiche: rifiuti, paghe schifose, audizioni infinite, fino a sentire che il tuo mondo è tutto in quella stanza fredda, in quelle luci fluorescenti, in quelle facce indifferenti che incontri giorno dopo giorno.
Una volta qualcuno disse: La parte migliore è il viaggio non la destinazione. Io ho pensato che vuol dire? Io ho sempre creduto che esistesse una strada sola per arrivare alla meta designata, ma scegliere quella strada non significa abbandonare tutte le altre, ho capito che è quello che accade nel cammino che conta. Tutte le volte che inciampi, che cadi, le amicizie... è il viaggio che conta non la meta finale, bisogna credere che il futuro ci può regalare quello che nella vita desideriamo di più.
Salve, mi chiamo Hazel Grace Lanchaster e Augustus Waters è stato l'amore avversato dalle stelle della mia vita. La nostra è una storia d'amore colossale e... e probabilmente non riuscirò a pronunciare più di una sola frase senza sciogliermi in un fiume di lacrime. Come tutte le vere storie d'amore la nostra morirà con noi, com'è giusto. Speravo che sarebbe stato lui a fare l'elogio funebre a me, perché non c'è d'avvero nessun altro che... si no beh non parlerò della nostra storia d'amore perché non ci riesco, perciò parlerò di matematica. Io non sono una matematica, però so questo. Ci sono infiniti numeri fra 0 e 1 ce: 0.1, 0.12,0. 112 ed un infinita serie di altri numeri. Naturalmente è ancora più grande la serie infinita tra 0 e 2 o fra 0 e 1000000. Certi infiniti sono semplicemente più grandi di altri infiniti. Ce l'ha insegnato uno scrittore che una volta amavamo. Sapete io vorrei più numeri di quelli che avrò, e Dio, voglio più giorni per Augustus Waters di quelli che ha. Ma Gus amore mio non so dirti quanto io ti sia grata per il nostro piccolo infinito. Tu mi hai dato il per sempre in quel piccolo numero di giorni e per questo io ti sono eternamente grata. Ti amo talmente tanto.