Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi di Film » Telefilm
La vita è come te la crei!Commenta
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- Seth: Ieri sera prima di andare a letto avevo un brufolo sotto la pelle pronto ad affiorare. Oggi mi sveglio ed ho la faccia liscia come il culetto di un bambino.
- Ryan: E allora!? Meglio così!
- Seth: Ryan, tu non cogli i segnali!
- Ryan: Di mattina no.
- Seth: Va tutto liscio come l'olio. Strano, no!?
- Ryan: Perché?
- Seth: Marissa che è tornata alla Harbor, voi due che superate il triangolo col surfista, la mia ragazza che ottiene un punteggio da favola al sat. E pensa che facciamo pure i piccioncini.
- Ryan: È l'ultimo anno di liceo. È tempo di raccolta.
- Seth: No, non farti illusioni. Quando le cose si mettono al meglio la rovina è dietro la porta, Ryan!
- Ryan: La rovina!?
- Seth: La senti? È nell'aria! Eccola, è arrivata! Ne ero sicuro! No no no, dove vai? Non vorrai aprire la porta al male!
- Ryan: Se fosse il lattaio? Chi è?
- Kaitlin: Sono andata a casa per fare una sorpresa a mia madre e mi ha aperto la porta un iraniano.
- Ryan: Come dici?
- Kaitlin: Il maggiordomo mi sono detta. Poi, ho notato i suoi sandali: Prada. Ho pensato "sarà il mio nuovo patrigno!". L'abbraccio d'istinto, con grande slancio. Ma in quel momento è arrivata sua moglie. Ora passi per l'iraniano, ma mia madre non è il tipo da multiproprietà.
- Ryan: Senti, forse...
- Kaitlin: Io gli dico "scusa iraniano, questa è casa mia. Che ci fai? E mia madre che fine ha fatto?". E lui mi risponde "Chi è tua madre?". Io glielo dico e lui bofonchia che ha traslocato e che la sua posta viene inoltrata qui.
- Ryan: Forse hai sbagliato indirizzo.
- Kaitlin: Insomma, mi fai entrare o no!? E bravo Ryan, sei rimasto il solito maleducato, vedo.
- Ryan: Miseria ladra.
- Seth: Miseria ladra, Kaitlin Cooper.
- Kaitlin: Vicino soggetto, come stai?
- Seth: Sei diversa. Insomma... cresciuta.
- Kaitlin: Di tette?
- Seth: No, che dici? Siii. Visto!? La rovina è donna!
Perché a volte hai bisogno di dire qualcosa, ma non puoi perché le parole non vengono o hai paura o ti senti stupido.
E così, se potessi scrivere una canzone e cantarla, allora potresti dire quello che senti di dire e sarebbe bello e la gente ti ascolterebbe e non ti prenderebbe per un idiota.
Però non siamo tutti cantautori, così non siamo capaci di dire ciò che pensiamo e neanche ciò che vorremmo che gli altri sapessero che stiamo pensando e non potremmo mai rimediare a tutti i nostri errori.
Un uomo non si giudica da come tratta i suoi pari, ma da come tratta chi gli è inferiore.
[Harry ha appena utilizzato il pensatoio di Silente] La curiosità non è peccato, Harry, ma dovresti esercitare cautela.
La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi... se solo uno si ricorda di accendere la luce.
Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte.
Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.
- Hermione: Andrà tutto bene, Harry, sei un grande mago... Dico davvero!
- Harry: Non quanto te...
- Hermione: Io!? Furbizia e tanti libri... Ci sono cose più importanti: amicizia e coraggio...
Cappello parlante: Difficile, molto difficile... Coraggio da vendere vedo, e anche un cervello niente male. C'è talento, oh sì! E desiderio di mettersi alla prova, ma dove ti colloco!?
Harry [Fra sé e sé] : Non Serpeverde... Non Serpeverde...
Cappello parlante: Non Serpeverde, eh!? Ne sei sicuro? Potresti diventare grande sai? È tutto qui, nella tua testa e Serpeverde ti aiuterebbe sulla via della grandezza, su questo non c'è dubbio. No!?
Harry [Fra sé e sé] : No, ti prego, ti prego... Tutto tranne Serpeverde... Tutto tranne Serpeverde...
Cappello parlante: Beh, se ne sei sicuro... Sarà meglio... Grifondoro!