Caro Babbo Natale anche quest'anno ti ho mandato una mia lettera, è la terza che ti scrivo, ma so che anche in questo Natale la tua slitta tirerà dritta sopra la mia casa senza fermarsi, ma tanto già lo sapevo tutto questo iniziò da quando mio papà rimase senza lavoro, ma non importa quello che desidero non è un regalo ma un lavoro per il mio papà, sai lui ha sempre lavorato tanto nella sua vita, cominciò alla tenera età di quattordici anni, adesso a quasi cinquanta anni si ritrova senza un'impiego. Tutte le mattine si mette a cercare sui giornali, su internet e da conoscenti di conoscenti ma nulla di nulla, la risposta è sempre la stessa e cioè che il mio babbo è troppo vecchio per meritarsi un lavoro. Quando mio papà lavorava si alzava al mattino presto e tornava alla sera dopo dieci o più ore di lavoro, era stanco, ma nonostante la stanchezza non gli mancava mai la voglia di giocare con me, mi prendeva in braccio mi coccolava e mi sorrideva, adesso che un lavoro non l'ha più ha smesso di giocare e di sorridere è sempre pensieroso e si vede che sta soffrendo, le sue preoccupazioni lo stanno distruggendo.
Ti prego caro Babbo Natale esaudisci questo mio desiderio, porta un lavoro a mio papà e a tutti gli altri papà del mondo che in questo momento soffrono e hanno perso le speranze e la gioia di vivere. Il mio desiderio più grande è di rivedere nuovamente la luce e la gioia nel volto di mio papà e il suo bel sorriso.
Buon Natale.
Composta lunedì 24 dicembre 2012
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