E poi un giorno così di colpo ti ritrovi grande dentro a un grande contenitore chiamato mondo con in tasca una possibilità chiamata vita, questa grande possibilità che tu mi hai donato con l'amore più grande che io abbia mai conosciuto.
Chissà cosa sognavi per me quando mi tenevi in braccio quando con coraggio mi presentavi alla vita.
Non so cosa sia rimasto dei mi raccomando, delle non caramelle dagli sconosciuti, dei guida piano, dei torna presto, certamente una scia di tempo e di asfalto percorsi con il fiato corto per rincorrere una vita spietata e veloce.
Ma so certamente a cosa sono serviti, sono serviti a farmi crescere a farmi diventare quello che sono, un uomo o meglio un "ometto", come sognavi tu.
Ancora adesso quando mi sento solo quando la vita mi fa paura quando vago disperato dentro i miei sogni dimenticati so che a quel numero civico 18 posso trovare ancora una parola una speranza una carezza. Posso trovare ancora te che sei la mia Mamma...
Composta sabato 5 maggio 2012
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